Dopo il ritiro delle ministre renziane dal governo, parlano gli esponenti dei partiti politici della maggioranza e di centrosinistra.
Alla fine è successo. Matteo Renzi, leader di Italia viva, ha ritirato le due ministre di Italia viva, Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, e il sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto, dalla squadra di governo. La crisi è formalmente aperta. Non è passato molto prima che le opinioni della politica iniziassero a fioccare, sia dalla maggioranza, sia dall’opposizione. Mentre il centrodestra chiede le dimissioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la maggioranza giallorossa – Pd, M5s e Leu – esprime la sua delusione.
A partire dal Partito democratico, uno dei gruppi maggioritari dell’esecutivo giallorosso. A parlare a nome dei democratici è il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “Quello di Italia Viva è un errore gravissimo contro l’Italia. Abbiamo bisogno di nuovi investimenti, di combattere la pandemia e non di una crisi di governo”, ha detto il presidente della Regione Lazio al Tg1. “Conte aveva assicurato la disponibilità per un patto di fine legislatura e questo rende scelta Italia viva ancora più incomprensibile. Ora è a rischio tutto, dagli investimenti nel digitale alla sanità”, ha aggiunto ancora Zingaretti. Infine ha sottolineato: “Oggi ci sono stati 500 morti. Non capisco”.
A stretto giro è comparso su Twitter anche il messaggio di Graziano Delrio, capogruppo del Partito democratico alla Camera dei Deputati. “Il paese vive una condizione di emergenza e difficoltà e certo non ha bisogno di una crisi di governo. Si deve discutere per costruire e non per demolire“, è scritto sul tweet pubblicato dal democratico a proposito della crisi innescata da Renzi.
Leggi anche: La maggioranza non esiste più: o si va al voto o si cercano nuove alleanze
Una crisi politica vissuta nel pieno di una crisi sanitaria ed economica profondissime. La situazione del Paese è allarmante sotto tanti – troppi – punti di vista. Per questo Zingaretti ha deciso di convocare l’ufficio politico del Pd. Si riunirà domani mattina, giovedì 13 gennaio, e vedrà la partecipazione di diversi esponenti dem. In primis lo stesso segretario, poi il vicesegretario Andrea Orlando, il capodelegazione Dario Franceschini, i capigruppo – Andrea Marcucci del Senato, Graziano Delrio alla Camera – e infine i nove ministri dem dell’esecutivo del Conte bis. La riunione sarà necessaria per fare il punto sulla crisi di governo innescata dalle dimissioni della delegazione di Iv.
All’apertura della crisi di Governo innescata da Renzi ha reagito anche Pietro Grasso, senatore di Liberi e uguali. Il suo commento è arrivato attraverso un post pubblicato sui social media, in cui Grasso citava Joseph Fouché: “È peggio di un crimine. È un errore”, ha scritto.
Leggi anche: Pandemia e ripresa economica, imprenditori: “Questo governo è incapace”
A scagliarsi contro Renzi e la sua mossa finale sono ricomparse anche le Sardine, di cui non si sentiva parlare da mesi. Il movimento, come altri esponenti politici, ha deciso di affidare la propria posizione a Twitter. “Più di 500 morti al giorno, centinaia di ragazzi e ragazze speranzosi di tornare a scuola, migliaia di teatri, cinema, bar, ristoranti e tanto altro chiuso. E qualcuno pensa ad organizzare conferenze stampa e non vede l’ora di finire in prima pagina. Questa è responsabilità?”, si domandano retoricamente.
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…
Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…