La variante italiana del virus Covid-19 isolato a Brescia lo scorso agosto è ‘sorella’ della variante inglese: discendono infatti entrambe da un antenato comune, ma le loro strade evolutive si sarebbero successivamente separate già lo scorso marzo.
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Questo quanto emerso dallo studio genetico pubblicato sulla rivista The Lancet Infectious Diseases dal gruppo di Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia e docente di microbiologia clinica all’Università di Brescia, in collaborazione con Massimo Ciccozzi, ordinario di statistica medica ed epidemiologia molecolare all’Università Campus Bio-Medico di Roma.