Con il rimpasto il partito di Renzi potrebbe ottenere le poltrone di tre Ministeri, ma nei sondaggi non supera la soglia di sbarramento.
Tre poltrone ministeriali. È ciò che potrebbe ottenere Matteo Renzi, leader di Italia viva, per superare la crisi di governo. Il dibattito tra il senatore di Rignano e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è alle sue ultime battute, il Consiglio dei ministri (Cdm) decisivo è previsto per martedì 12 gennaio alle ore 21:30. Durante l’incontro dovrebbe essere approvata la bozza sul Recovery Fund, fonte di discordia all’interno dell’esecutivo per settimane. Così, se tutto va come previsto da Renzi, un piccolo partito che nei sondaggi non supera la soglia di sbarramento potrebbe arrivare a ricoprire cariche fondamentali per la maggioranza.
Quali ministeri potrebbe ottenere Renzi
Renzi può vantare già due ministri – anzi ministre – all’interno del Conte bis: Teresa Bellanova, ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, ed Elena Bonetti, ministra delle Politiche per la Famiglia. A queste, che dovrebbero essere riconfermate nel rimpasto di governo o in un eventuale Conte ter, dovrebbe aggiungersi un’altra poltrona ministeriale. E a occuparla dovrebbe essere Maria Elena Boschi, che potrebbe diventare ministra della Difesa al posto dell’attuale ministro Lorenzo Guerini. L’esponente del Partito democratico, a sua volta, approderebbe al ministero dell’Interno al posto di Luciana Lamorgese. Un colpo diretto al Partito democratico.
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Italia viva nei sondaggi
Ciò che risulta strano è il livello di importanza che viene dato a un partito come Italia viva, un gruppo politico che – stando agli ultimi sondaggi – non supera la soglia di sbarramento. Le continue minacce di Renzi alla stabilità del governo probabilmente non sono state gradite dagli elettori, dal momento che Iv ha perso lo 0,4 per cento dei gradimenti nelle ultime settimane. Così i renziani sono piombati sotto al 3 per cento, per la precisione al 2,6 per cento. Eppure Italia viva è l’ago della bilancia del governo giallorosso, tanto da far temere che l’esecutivo possa cadere da un momento all’altro.
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Le prossime tappe della crisi
Nella serata di martedì 12 gennaio si svolgerà il Cdm sul Recovery Plan. Subito dopo verrà aperto il tavolo per il patto di legislatura, e si penserà a un ricco rimpasto che potrebbe essere indirizzato in due direzioni opposte. Renzi può accogliere le proposte di Conte – decise in asse con Pd e M5s -, ottenere tre ministeri e restare al governo. Oppure le può respingere e spostare la sfida in Aula, come dichiarato da Conte, in nome del “bene comune” e del servizio al Paese. Il presidente del Consiglio è aperto alla collaborazione? Sì, ma sia nei confronti di Renzi, sia in quelli dei forzisti “responsabili” che potrebbero sostenerlo al posto di Iv.