Sono tutti contro Donald Trump, presidente uscente degli Stati Uniti, dal giorno dell’assedio dei sovranisti a Capitol Hill.
Tutti contro Donald Trump. Dopo i fatti di Capitol Hill, durante i quali un gruppo di sovranisti sostenitori del presidente uscente hanno assediato il Campidoglio statunitense, il tycoon è sempre più isolato. Il 2021 era già iniziato male per Trump, visto che nei primissimi giorni di gennaio il Washington Post aveva diffuso una conversazione telefonica di un’ora in cui il presidente americano chiedeva insistentemente al segretario di Stato della Georgia di trovargli “un voto in più”. Ma quello che sta avvenendo in queste ore potrebbe avere una portata storica: nonostante manchino solo 9 giorni alla transizione presidenziale, la presidente della Camera Nancy Pelosi è decisa a obbligare The Donald a lasciare l’incarico. Una pena esemplare per aver incitato i suoi seguaci alla violenza.
Le parole di Pelosi
Così Pelosi ha lanciato un vero e proprio ultimatum al presidente uscente e al suo vice, Mike Pence, attraverso una lettera formale indirizzata ai suoi colleghi della Camera. Il vicepresidente dovrà invocare i poteri del 25esimo emendamento e rimuovere dunque Trump dall’incarico, prima della sua fine naturale. Altrimenti l’alternativa è l’impeachment, che rappresenterebbe la seconda messa in stato d’accusa di Trump, altro primato del presidente uscente. “Nel proteggere la nostra Costituzione e la nostra democrazia, agiremo con urgenza, perché questo presidente rappresenta una minaccia imminente per entrambi”, ha detto Pelosi. E ha aggiunto: “Man mano che passano i giorni l’orrore dell’attacco in corso alla nostra democrazia perpetrato da questo presidente si è intensificato e con esso la necessità immediata di agire”. Parole simili a quelle usate dal fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, per giustificare la sua decisione di bloccare gli account social del tycoon. Ma cos’è il 25esimo emendamento? E l’impeachment?
Cos’è il 25esimo emendamento e perché potrebbe essere inattuabile
Il 25esimo emendamento della Costituzione americana prevede che il vicepresidente – in questo caso appunto Pence – assuma i poteri del commander in chief (comandante in capo) come facente funzioni nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico per incapacità manifesta o malattia. La “cacciata” di Trump userebbe quest’ultima motivazione. Per metterlo in atto, tuttavia, è necessario che la maggioranza del governo trasmetta una lettera al Congresso in cui confermi l’inabilità del presidente. Cosa che appare altamente improbabile al momento. In ogni caso, se Pence dovesse raggiungere l’appoggio necessario, Trump collezionerebbe l’ennesimo “record”: sarebbe il secondo presidente americano a essere rimosso dal suo incarico, dopo Richard Nixon. Dimessosi dopo essere stato travolto dallo scandalo del Watergate nel 1974, Nixon fu sostituito dal vicepresidente Gerald Ford.
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Cos’è l’impeachment e perché sarebbe il secondo per Trump
L’impeachment è la messa in stato di accusa del presidente degli Stati Uniti d’America. Il comandante in capo viene accusato quando il Congresso non lo ritiene più idoneo a servire il Paese e decide di rimuoverlo perché ritenuto colpevole di “tradimento, corruzione o altri gravi crimini”. Ad avviare la procedura per mettere in stato d’accusa il presidente è la Camera, in questo caso la presidente Pelosi. Anche su questo punto Trump potrebbe raggiungere due primati: innanzitutto nessun presidente finora ha vissuto due procedure di impeachment. The Donald, invece, ne ha affrontato già uno nel 2019, quando la Camera approvò entrambi gli articoli presentati contro Trump, accusato di abuso di potere e ostruzione nei confronti del Congresso. Il Senato, alla fine, votò per assolvere il tycoon. In secondo luogo, nessun presidente finora è stato rimosso dal suo incarico a seguito della messa in stato di accusa. Nella storia degli Stati Uniti ci sono stati altri due casi – Andrew Johnson, nel 1868, e Bill Clinton, nel 1998 – ma entrambi rimasero al loro posto.
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Sono le ultime 24 di Trump alla Casa Bianca?
Nella sua lettera formale alla Camera Pelosi ha spiegato il suo piano per cacciare Trump. Il primo passo sarà una risoluzione per invitare il vicepresidente Mike Pence a rimuovere i poteri presidenziali di Trump per incapacità a governare, una mossa che consentirebbe a Pence di diventare presidente ad interim. In caso di risposta negativa, o di mancato raggiungimento del numero di appoggi necessari, partirà la procedura di impeachment. “Chiediamo al vicepresidente che risponda in 24 ore, dopodiché procederemo per presentare la richiesta di un processo politico nel plenum della Camera”, ha sottolineato la speaker della Camera.