La situazione si fa di nuovo preoccupante in Cina dove da cinque mesi non si registravano così tanti contagi
Sono 103 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Cina, mai così tanti da cinque mesi a questa parte. Un picco che ha subito preoccupato l’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha inviato un proprio pool di esperti.
Cina, nuovo picco
Siamo lontanissimi dai numeri dello scorso anno ma i 103 nuovi casi in cinesi rappresentano comunque il picco più alto dopo una fase di grande regresso del contagio. La provincia più colpita, con 82 casi, è quella di Hebei, alle porte di Pechino. Qui le autorità sanitarie cinesi hanno rafforzato le misure di prevenzione.
Almeno sei province e città – Pechino, Jiangsu, Zhejiang, Tianjin, Hubei e Hunan – hanno inviato medici ed esperti già in prima linea lo scorso anno per fronteggiare i nuovi focolai.
La situazione più preoccupante, secondo quanto riferiscono i media cinesi, riguarda la capitale della provincia di Henei, Shijiazhuang, ma anche Xingtai.
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Interviene l’OMS
L’Oms, l’organizzazione mondiale della sanità, sta seguendo con grande attenzione lo sviluppo della situazione e ha già fissato il ritorno in Cina dei propri esperti. Il pool è in partenza e raggiungerà Pechino giovedì. Si tratta di una squadra di dieci persone che condurrà ricerche congiunte in cooperazione con le autorità sanitarie cinesi per capire le origini di questo nuovo picco.
La missione non è stata motivata dai nuovi dati. Era in programma da diverse settimane: ma a questo punto diventa attuale e interessante. Anche perché Pechino fino a qualche settimana fa non aveva autorizzato l’arrivo della missione Oms scatenando una critica molto risentita persino da parte del direttore dell’Organizzazione, il pacatissimo Tedros Adhanom Ghebreyesus.
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Pechino ‘collabora’
Alla luce di numeri in crescita Pechino ha deciso di collaborare. Un atteggiamento ribadito anche dal numero due della Commissione sanitaria nazionale, Zeng Yixin. ha ribadito la piena collaborazione di Pechino, Yixin ha assicurato la piena disponibilità a ospitare il team di esperti, affermando che da parte del governo non c’è mai stata chiusura ma solo una riflessione per “garantire la miglior collaborazione possibile alla missione”.