Partite IVA, via alla dichiarazione precompilata per 2,3 milioni di italiani

Partite IVA, via alla dichiarazione precompilata per 2,3 milioni di italiani

Molte le novità di questo 2021 per un esercito sempre più folto di liberi professionisti e partite IVA che potranno procedere a una dichiarazione precompilata

Con il primo gennaio e l’anno nuovo inizia anche un nuovo periodo sperimentale per almeno due milioni e 300mila italiani iscritti alle partite IVA. Un vero e proprio esercito di contribuenti, liberi professionisti e giovani che hanno deciso di regolamentare la propria attività attraverso la dichiarazione semplificata e il regime forfettario.

Novità per le partite IVA

L’esperimento iniziato con il 730 precompilato, dunque, prosegue: lo scopo sarebbe quello di rendere più agile e semplice la dichiarazione dei redditi consentendo all’anagrafe tributaria di acquisire tutte le informazioni su attivi e passivi di ogni contribuente cancellando anche l’obbligo dei registri.

La novità riguarda i soggetti che effettuano la liquidazione trimestrale dell’Iva per opzione mentre saranno esclusi alcuni settori (editoria, vendita di beni usati, agenzie di viaggio) e anche i contribuenti stranieri che operano nel nostro paese e che qui hanno una posizione fiscale aperta e operativa.

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Spariscono bolli e registri

La rivoluzione delle cosiddette fatture elettroniche, dunque, fa un’ulteriore passo in avanti. Dal 2021 infatti è obbligatorio il nuovo formato XML. Si tratta di un obbligo che renderà uniforme e costante il flusso di informazioni che riguarda entrate e uscite fiscali di ogni soggetto. Dal cinque di ogni mese ogni contribuente potrà verificare la sua posizione e  integrarla. Poi, entro il 15 del mese successivo potrà convalidare i registri che di fatto non sarà più necessario conservare in solido. Dal 16 del mese ulteriormente successivo, e dunque due mesi dopo la scadenza del trimestre, andrà versata la propria competenza IVA al netto delle spese sostenute.

La novità è ancora sperimentale e in fase di completamento. Come per le fatture elettroniche sarà necessario forse qualche tempo di adattamento prima che la macchina contributiva e fiscale vada a regime. Lo scopo da parte dell’Agenzia delle Entrate, è ovviamente quella di far riemergere una ampia soglia di redditi non dichiarati.