Quali sono gli scenari che potrebbero verificarsi nel caso in cui la crisi di governo minacciata da Italia viva diventasse realtà? Conte ter, elezioni, governo di maggioranza: tutte le ipotesi.
Crisi di governo. E’ la parola all’ordine del giorno, ma anche delle ultime settimane. Da quando Matteo Renzi ha minacciato di mettere fine all’esecutivo, spaccando la maggioranza, gli equilibri politici si sono rotti sullo sfondo di un già disastrato disequilibrio sociale. Ma, quando si parla di crisi, quali sono gli scenari possibili che potrebbero aprirsi? Da prassi, quando si verifica la crisi di governo, la palla passa al Presidente della Repubblica, ora Sergio Mattarella. Spetta a lui ricercare le soluzioni per evitare che il Governo cada definitivamente, dopo aver ascoltato le forze politiche e i capigruppo di camera e senato.
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Potrà quindi procedere con il rinvio alle Camere; nominare un nuovo governo, presieduto dallo stesso Presidente del Consiglio, modificando Ministri e Ministeri – si verificherebbe, così, un “Conte ter”; infine, la terza alternativa, è nominare un nuovo Presidente del Consiglio all’interno della stessa maggioranza, oppure di una maggioranza politica diversa. C’è infine un’altra strada, quella che però sembra non piacere a Matteo Renzi: la via del voto. Indire le elezioni è però una soluzione estrema a cui, generalmente, non si ricorre. Tra l’altro, la caduta del governo non significa affatto la caduta dei ministri: restano in carica fino alla formazione del nuovo governo o alle elezioni.
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Le ipotesi, quindi, sono 3: Conte ter, elezioni, conferma senza Italia viva. Se venisse meno la maggioranza al Senato, cioè i 18 senatori di Italia viva lasciassero il governo, si andrebbe incontro alla sfiducia: ovvero, il governo avrebbe meno della metà dei consensi di Palazzo Madama.