Da oggi l’Italia in zona gialla rafforzata: ecco le regole fino al 15 gennaio

Da oggi 7 gennaio l’Italia esce dalle misure anti-Covid applicate durante le festività natalizie. Entrano in vigore, però, le regole previste dal nuovo decreto legge, valido fino al 15 gennaio. Ecco cosa è possibile fare e cosa no. 

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MeteoWeek.com (da Getty Images)

Entrano in vigore da oggi 7 gennaio le regole del nuovo decreto legge, valido fino al 15 gennaio. In tutto questo lasso di tempo saranno vietati fino al 15 gli spostamenti in entrata e in uscita dalle regioni (salvo le solite deroghe per motivi di lavoro, salute e necessità, e per fare rientro al proprio domicilio, residenza, abitazione). Vietati gli spostamenti verso le seconde case che si trovano in un’altra regione o provincia autonoma. Restano il coprifuoco dalle 22 alle 5, l’obbligo di indossare la mascherina e il divieto di assembramento e feste nei locali pubblici e privati. Dal 7 al 15 gennaio, inoltre, è consentito “spostarsi una volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio comune. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono”. In questo caso se ci si trova in zona rossa lo spostamento è consentito solo all’interno del proprio comune.

7 e 8 gennaio: zona gialla rafforzata

Nella giornata di oggi e di domani 8 gennaio l’Italia entra in zona gialla rafforzata: riaprono bar e ristoranti per il servizio al tavolo fino alle 18, fermo restando il limite massimo di 4 persone al tavolo, se non conviventi. Dopo le 18 resta disponibile l’asporto (con divieto di consumare nelle adiacenze del locale) e la consegna a domicilio. Aperti i negozi e i centri commerciali, così come parrucchieri e centri estetici. Consentito uscire al di fuori del proprio comune, purché si resti all’interno della propria regione. Necessaria l’autocertificazione per gli spostamenti effettuati negli orari di coprifuoco, dopo le 22 e prima delle 5. E’ consentito fare attività motoria e sportiva individuale all’aperto.

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9 e 10 gennaio: zona arancione

Nel weekend del 9 e 10 gennaio, invece, l’Italia tornerà in zona arancione. Le misure sono quelle previste dall’articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020. Faranno eccezione le regioni che saranno collocate in zona rossa, dove verranno applicate le misure di contenimento del virus previste dalla fascia più alta di rischio. Nei giorni e nelle regioni di zona arancione sarà vietato ogni spostamento in entrata e in uscita sia dalla Regione che tra Province e Comuni, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ sempre consentito tornare al proprio domicilio, residenza e abitazione. Per muoversi fuori dal proprio comune di residenza è necessaria l’autocertificazione. Inoltre saranno consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore di 30 km. Esclusi in ogni caso gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Dall’11 gennaio

Dall’11 gennaio tornerà invece la divisione in fasce regionali, stabilita in base al monitoraggio dell’8 gennaio per misurare l’Rt e gli altri parametri dell’Istituto superiore di sanità. E proprio a proposito dell’Rt, il decreto prevede anche una modifica dei parametri. Se una regione è nello scenario 2, con un Rt da 1 a 1,25 e livello di rischio moderato o alto, finisce in zona arancione (prima del decreto, veniva applicata la zona gialla). Se una regione è nello scenario 3, cioè con Rt da 1,25 a 1,50, con livello di rischio moderato o alto, finisce in zona rossa, ma solo se è manifesta nel territorio un’incidenza di contagi superiore a 50 ogni 100mila abitanti. Ad ogni governatore è lasciata la libertà di firmare ordinanze più restrittive in diverse materie di competenza, dalle scuole alle aperture dei negozi.

 

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Le scuole

E proprio a proposito di scuole, dall’11 al 16 gennaio 2021 nelle scuole superiori dovrebbe iniziare la didattica in presenza al 50% della popolazione studentesca. La restante parte di attività didattica si svolgerà invece in Dad. Fino a quel momento, è riconfermata la didattica a distanza al 100% della popolazione studentesca. Queste le indicazioni nazionali, ma le singole regioni sembrano aver preso spesso decisioni autonome. Inizieranno la didattica in presenza al 50% dall’11 gennaio le regioni: Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Umbria e Sicilia. In Trentino Alto Adige inizierà dal 7 gennaio. In Piemonte dal 18 gennaio. Slitta addirittura al 1 febbraio nelle regioni Friuli, Veneto e Marche. La Calabria proseguirà con la dad alle superiori fino al 31, mentre in Puglia è prevista la didattica integrata per tutti fino al 15 gennaio.

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