Vaccino contro il Covid-19, a New York un terzo dei sanitari rifiuta la somministrazione. “Non mi fido completamente della ricerca che c’è dietro, ed è un mio diritto avere dei dubbi”. Cuomo valuta l’obbligo della vaccinazione per medici e infermieri.
Quasi un terzo degli operatori sanitari di New York, papabili per la vaccinazione contro il Covid-19 e impegnati in prima linea alla lotta contro la pandemia, è in dubbio se procedere o meno con la somministrazione del vaccino. Ha riferirlo, spiega il New York Post, sono i funzionari della città e dello stato. “Si può sostenere che circa il 30% di medici e infermieri rifiuti il siero”, ha infatti spiegato alla stampa Mitchell Katz, capo del sistema sanitario e ospedaliero della città.
“Non mi fido completamente della ricerca che c’è dietro”
Mitchell Katz, proseguono le fonti, avrebbe in parte giustificato l’atteggiamento di alcuni medici e infermieri. “Penso che si debba, come ha spiegato il sindaco, mostrare una certa dose di empatia, e pensare a tutto quello che hanno vissuto gli operatori sanitari negli ultimi 10 mesi“, ha infatti evidenziato durante una conferenza stampa con il primo cittadino Bill de Blasio. “Non tutti sono chiamati a vivere la vita da infermiere, a cui oggi viene detto che è questo [farmaco ndr.] che funziona, col rischio che domani ci si senta dire ‘Oh no, abbiamo scoperto che c’è dell’altro'”.
Dal canto suo, durante il consueto briefing della giornata, il governatore Andrew Cuomo ha riferito i numeri del possibile tasso di rifiuto da parte del personale sanitario. “Ci aspettiamo un tasso di accettazione del vaccino di circa il 70%“, ha detto con una risposta negativa alla somministrazione pari al 30%. Numeri che fanno riflettere, questi, tanto che Cuomo non ha completamente abbandonato l’idea di rendere di obbligatorio il vaccino tra i sanitari, proprio in virtù del lavoro che svolgono. “Si nasconde una complicata questione legale, sul fatto che si possa o meno obbligare una persona a farsi vaccinare”, ha tuttavia riferito.
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De Blasio ha tuttavia spiegato ottimisticamente che si aspetta di veder scendere la percentuale dei “no-vax” una volta che il vaccino sarà dichiarato completamente sicuro ed efficace. “Più persone assisteranno a un’efficacia positiva, e più il numero degli scettici diminuirà. Nel frattempo, però, continueremo a istruire le persone, a fornire tutti gli esempi positivi e a rispondere alle loro domande”.
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Intervistati dalla stampa americana, due operatori sanitari dell’ospedale cittadino di Coney Island hanno spiegato il perché al momento preferiscono rifiutare la vaccinazione. “Finora ho resistito, e il motivo principale è che ho già avuto il Covid-19“, spiega uno dei due interpellati. L’altro collega, invece, ha raccontato che sta ancora temporeggiando perché preferisce “prima vedere la sua efficacia su altri soggetti. Non mi fido completamente della ricerca che c’è dietro, ed è un mio diritto avere dei dubbi“, ha poi ribadito. “Oltre a questo, comunque, non ho poi così tanti contatti con i pazienti Covid, come altri miei colleghi qui. Lavoro principalmente alla scrivania, quindi per me non è così importante vaccinarmi. Se [lavorassi] al pronto soccorso, ad esempio, probabilmente nonostante lo scetticismo prenderei il vaccino“, ha infine concluso.