A Forlì un’82enne spara al marito, vigile in pensione, con la sua vecchia pistola d’ordinanza. “Era mezzogiorno, ma non voleva alzarsi dal letto”
Mauro Mazzotti, 83 anni, vigile urbano in pensione, è morto dopo tre ore di agonia. Ucciso, come ricostruisce Il Resto del Carlino, dalla moglie Bianca Maria Albonetti, di 82 anni, nella loro abitazione di via Benini a Forlì. La donna gli avrebbe sparato a bruciapelo alla schiena con una calibro 22, legalmente detenuta dall’uomo. Un solo colpo, esploso a breve distanza, che avrebbe leso gli organi interni dell’uomo. Il tutto sarebbe avvenuto attorno a mezzogiorno. A quel punto l’urlo disperato: “Chiamate il 118!”. Ordine prontamente eseguito dalla vicina del piano di sopra. Portato via in barella, prima di morire, l’83enne avrebbe detto alcune parole in difesa della donna: “Mia moglie è malata, non capisce… lasciatela stare. Ha l’Alzheimer…”. Poi è spirato all’ospedale di Cesena.
L’anziana non era lucida
Arrestata per omicidio volontario, Bianca Maria non andrà in carcere ma in una struttura protetta. L’82enne è stata immediatamente sentita dai poliziotti al primo piano dell’abitazione del delitto. I suoi frangenti di lucidità – secondo fonti investigative citate dal quotidiano – “erano pochissimi”. Per questo l’interrogatorio, negli uffici di corso Garibaldi, coordinato dal sostituto procuratore Fabio Magnolo, è stato subito interrotto. Anche perché l’avvocato difensore, nominato dalla figlia di Bianca Maria, avrebbe informato gli inquirenti che la propria assistita non fornirà alcuna indicazione sul caso al momento.
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La pistola era del marito
Restano le parole di lei messe a verbale dagli agenti delle volanti, una sorta di confessione a caldo che sarebbe stata riportata dai primi soccorritori del 118. Ma le domande restano tante sui rapporti tra i due, sposati da 40 anni. “Era mezzogiorno – avrebbe detto la donna al 118 – e lui non s’era ancora alzato. Gli ho detto: ‘alzati, basta stare a letto!’, ma lui niente… e allora ho preso la pistola, la sua… lui la teneva sempre sotto il cuscino. Ho sentito uno sparo”.
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Quella calibro 22 sarebbe – stando ai primi riscontri – la vecchia pistola d’ordinanza di Mauro, vigile urbano fino agli anni ’80, prima di essere trasferito all’Ufficio edilizia del Comune. Arma denunciata, così come i due fucili da caccia della vittima. I coniugi e la figlia sono incensurati. L’unico “noto” alle forze dell’ordine, riferisce Il Resto del Carlino, sarebbe il figlio, che soffre di problemi psichiatrici. Ora non abita più con i genitori, ma in passato polizia e carabinieri sarebbero interventi per le sue intemperanze domestiche.