Vaccino italiano Reithera si avvia alla seconda fase:”È sicuro e monodose”. Arruolati 100 volontari nella prima fase
Si avvia alla fase 2 il vaccino italiano Reithera Grad-Cov2. Presentati oggi all’Istituto Spallanzani di Roma i risultati della Fase 1 della sperimentazione. Presenti Franco Locatelli, presidente del CSS, Antonella Folgori, presidente ReiThera, Nicola Magrini, direttore generale Aifa e Giuseppe Ippolito, direttore Spallanzani. Del vaccino la presidente dell’azienda Reithera Antonella Folgori ha detto:”Puntiamo a sviluppare 100 milioni di dosi di vaccino per anno. Il vaccino è stabile a una temperatura tra 2 e 8 gradi“.
Ippolito, direttore dello Spallanzani, ha spiegato:”Abbiamo arruolato 100 persone e 45 sono state vaccinate con dosi diverse e tutti sono arrivati alla fine per la valutazione di sicurezza: il vaccino non ha avuto alcun avvento avverso grave nei primi 28 giorni dalla vaccinazioni, un risultato migliore rispetto a Moderna e Pfizer che hanno avuto effetti indesiderati. Il picco di produzione di anticorpi a 4 settimane resta costante ed il vaccino è ad una sola dose“.
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Locatelli, presidente CSS, nel suo intervento ad Agorà, su Rai 3, ha fatto il punto della situazione vaccinazioni nel nostro Paese. “Ci sono differenze regionali significative ma stamattina siamo a oltre 179mila persone vaccinate, un numero tutt’altro che irrilevante. Due giorni fa erano 84.000, significa che in 48 ore abbiamo vaccinato 95.000 persone”.
Ha inoltre spiegato che il nostro “è il secondo paese in Europa per numero di vaccinazioni fatte. Siamo partiti il 31 dicembre e siamo al 5 gennaio, è troppo presto per fare bilanci negativi. Ma le differenze vanno colmate. Vedere la percentuale dei tamponi positivi risalire fino al 17% deve allertare, così come deve allertare il numero di posti occupati nelle aree mediche e terapie intensive, che non è più quella che vedevamo nei giorni scorsi. Questo deve indirizzarci verso il mantenimento di una grande attenzione, che è anche alla base delle misure prese nelle ultime ore“. Secondo Locatelli, infatti, le statistiche “ci dicono che c’è ancora una circolazione sostenuta del Sars-Cov-2, questa la ragione dei provvedimenti previsti fino al prossimo fine settimana“.
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Infine, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità chiosa:”La situazione italiana è significativamente migliore rispetto a quella di altri Paesi ma non vuol dire che possiamo allentare l’attenzione, ritenerci fuori pericolo o scongiurare una terza ondata. Allo stesso tempo, però, non dobbiamo creare allarmismi eccessivi perché l’Italia, pur avendo una circolazione sostenuta, non ha una curva epidemica fuori controllo“.
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