Continua la campagna di vaccinazioni contro il Covid-19: in Italia sono stati somministrati oltre 118.554 vaccini. In testa alla classifica delle Regioni più virtuose vi è il Lazio. Ultima per inoculazioni, invece, è la Lombardia.
Salgono a 118.554 le persone vaccinate contro il Covid-19 in Italia. A segnalarlo è il portale online del commissario straordinario per l’emergenza, aggiornato alle 00.59. Come mostrato dal Report, in testa alla classifica vi è il Lazio (somministrate 22.225, il 48,5% del totale), mentre a seguire troviamo la Provincia di Trento (2.726 vaccinazioni, il 45,1% del totale) il Veneto (con 15.687 dosi, equivalenti al 40,3% delle totali ricevute), la Toscana (10.545 vaccinazioni, il 37,7%) e il Piemonte (con 12.619 vaccinazioni, e dunque il 31,0%).
Regioni meno virtuose, invece, risultano la Calabria, che ha somministrato 453 dosi (3,5% del quantitativo ricevuto), la Lombardia che ha effettuato 3.085 vaccini (il 3,8% del totale), il Molise che ha effettuato 50 vaccinazioni (1,7%) e la Valle d’Aosta, con la somministrazione di 44 vaccini (il 4,4% del totale).
Sempre tenendo conto dei dati aggiornati alle 00.59, il numero attuale degli operatori sanitari vaccinati sale a 105.747. Si parla invece di 6.173 unità per il personale non sanitario, e di 6.634 ospiti di Rsa.
Prosegue a ritmi sostenuti, la fase 1 dei vaccini nel nostro Paese – che in Europa si posiziona al secondo posto, subito dopo la Germania. Nel frattempo, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti si è dichiarato molto soddisfatto del risultato finora raggiunto. “Siamo tutti e tutte impegnati con numeri nella nostra Regione davvero ottimi”, ha infatti spiegato alla stampa.
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Dal canto suo, l’assessore alla Sanità della Lombardia, Giulio Gallera aveva cercato di giustificare il ritardo nella somministrazione dei vaccini nella Regione con delle dichiarazioni che non sono state condivise nemmeno dalla Lega. “Abbiamo medici e infermieri che hanno 50 giorni di ferie arretrate. Non li faccio rientrare in servizio per un vaccino nei giorni di festa”, aveva infatti spiegato Gallera in una recente intervista, con il partito del Carroccio che invece ha sottolineato come il suo pensiero “non rappresenta il pensiero del governo della Lombardia”.
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Ad ogni modo, rimane comunque un’incognita l’arrivo dei vaccini entro i termini sin qui stabiliti. Si fanno sempre più rumorose le voci che vedono un eventuale slittamento della Fase 2 – quella della vaccinazione di massa – dato che le date di consegna dei colossi farmaceutici non sono state rispettate (con ritardi sulle fasi di sperimentazione). Rassicura, però, il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri: “Verosimilmente, nel corso del primo semestre del 2021 progressivamente tutti i vaccini saranno disponibili, mentre la campagna andrà avanti per tutto l’anno”.
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