Lo sguardo di Gesù non cambia mai, perché ci conosce. Sta a noi cogliere il suo sguardo, lo sguardo di Dio che di ridà la vita.
Il popolo che camminava nelle tenebre
ha visto una grande luce;
su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse. (Is 9,1)
Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato.
Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
1Gv 3,7-10
Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto com’egli [Gesù] è giusto. Chi commette il peccato viene dal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio.
In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.
Parola di Dio
R. Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne. R.
Davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
e i popoli con rettitudine. R.
Abbiamo trovato il Messia.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1,35-42
In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.
Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia», che si traduce Cristo, e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro.
Parola del Signore
Ci sono due momenti riportati nel Vangelo in cui Gesù guarda Simon Pietro: quando lo sceglie, e dopo che Pietro lo ha rinnegato per tre volte. Il primo sguardo era a conoscenza del fatto che avrebbe dovuto di nuovo guardare a quell’uomo con amore.
Se ci lasciamo toccare dallo sguardo di Dio, sarà lì che noi troveremo la nostra vera dimensione: di creature importanti, ognuna di loro con una propria appartenenza a Dio che ci chiama per nome, ci dà una nuova identità nel suo amore. Ci guarda sempre, Gesù, come nel momento in cui tocca il nostro cuore: con amore. Sia che pecchiamo, sia che siamo nel momento più alto di comunione con lui. Il suo sguardo non cambia mai, perché lui ci conosce. Sta a noi cogliere il suo sguardo, lo sguardo di Dio che di ridà la vita.
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