La ministra delle Politiche Agricole, nel corso del vertice di maggioranza di ieri, ha attaccato l’esecutivo per la “poca chiarezza” nel gestire i vaccini.
Italia Viva ed il governo Conte. Anzi, meglio: Italia Viva e Giuseppe Conte. Sembra proprio che tra il partito di Matteo Renzi ed il premier non ci sia proprio spazio per una intesa. Dopo la polemica sulla gestione del Recovery Fund e le deleghe ai servizi segreti, ieri pomeriggio nel corso della riunione di maggioranza è partito un nuovo attacco nei confronti dell’operato del governo. A lanciarlo la ministra Teresa Bellanova: un membro del governo stesso, dunque. Il vertice era stato convocato per trovare un accordo sulla gestione della pandemia al termine del periodo estivo.
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Un confronto già delicato di per sè, vista la situazione: i contagi che non scendono, l’ipotesi di ulteriori chiusure, le difficoltà nel gestire i vaccini, i ritardi nelle emissioni dei ristori. Proprio su queste ultime due questioni la ministra Bellanova è intervenuta: “Ancora una volta di più oggi verifichiamo l’insufficienza del sistema sanitario, sancita dalla necessità di far scattare le Regioni arancioni o rosse con soglie di Rt più basse di quanto indicato in precedenza per evitare ulteriori criticità. E si verifica l’insufficienza e la poca chiarezza sul Piano vaccinale“. Ci sarebbe, volendo, da rammentare alla ministra come un contributo all’ “insufficienza del sistema sanitario” lo abbia offerto anche il suo leader di partito Matteo Renzi, tagliando miliardi di euro di spese sanitarie quando era a capo del governo. Ma i danni ormai sono stati fatti, ed il tema ora è un altro.
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“Il patto con le categorie penalizzate a Natale va mantenuto e il Dl per i ristori va fatto subito” sarebbero state le parole della ministra. Un tasto delicato ed urgente, una emergenza che va affrontata in tempi stretti. E che invece non viene gestita con la prontezza che sarebbe necessaria. E dunque è un bene che un ministro faccia presente al governo quello che non sta funzionando. L’unico dubbio è sull’utilità del fine: una crisi di governo in questo momento – e quindi al netto della situazione che stiamo vivendo – è più utile o dannosa?
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