Cashback: cambiano le regole. Via anche alla corsa per il super rimborso di 1.500 euro. Ecco tutto quello che c’è da sapere
Salvo sorprese, chi è riuscito a totalizzare i 150 euro di rimborso del piano cashback entro il 31 dicembre 2020, a febbraio se li vedrà accreditati sul conto corrente registrato attraverso l’app Io. Tutti, senza tagli, perché la somma stanziata dal Governo per coprire l’iniziativa è sufficiente per accontentare integralmente tutti i “vincitori”: si tratta di 227 milioni, mentre al 30 dicembre i rimborsi maturati superano di poco i 198 milioni. Rimborsi che scendono però a 157 milioni se si considerano solo quelli effettivi, ovvero relativi a chi ha effettuato almeno dieci operazioni cashless.
A conferma di tutto ciò, sull’app Io è apparsa la seguente scritta: “Entro il 10 gennaio sarà definitivo il calcolo delle transazioni valide e dei rimborsi relativi all’Extra Cashback di Natale”. Ovvero: entro il 10 gennaio verranno riportate tutte le spese effettuate entro il 31 dicembre e non ancora registrate. Quelle dal primo gennaio in poi, invece, iniziano ad accumularsi per il cashback annuale (diviso in due semestri) e il super cashback. Slitta invece a febbraio la lotteria degli scontrini per consentire di aggiornare il maggior numero possibile di registratori di cassa.
Via libera per chi è già registrato (attraverso lo Spid o la carta di identità elettronica): il funzionamento è simile a quello di Natale. Si ha diritto, ogni sei mesi, al rimborso massimo di 150 euro con almeno 50 operazioni. Per ciascuna si accumula un “tesoretto” pari al 10% di quanto speso fino a un massimo di 15 euro. Non valgono gli acquisti online.
Nel caso in cui foste vicini al limite ma non sapete cosa comprare entro il 30 giugno o il 31 dicembre, la soluzione potrebbe essere quella di acquistare una gift card. Attenzione però a non superare quota 150 euro per ogni carta-regalo, perché tanto più di 15 euro non vengono concessi. C’è poi chi ha comprato una tessera prepagata dedicata agli acquisti online per superare il divieto legato a queste operazioni. Del resto la ratio dell’iniziativa del Governo è sia di ossigenare il meccanismo degli acquisti sia di far emergere il “nero”.
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Il rimborso previsto dal super cashback è di ben 1.500 euro per ogni semestre, che si può aggiungere a quello di 150 euro del normale cashback. Il vero scoglio sono i criteri per vincere. Il rimborso spetterà infatti ai 100mila cittadini che effettueranno il maggiore numero di operazioni indipendentemente dall’importo. Come fare però per sapere a che punto della classifica ci si è classificati? Dentro i 100mila, appena fuori o in zona “retrocessione”? Ci pensa l’app Io a indicare il piazzamento.
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Da qui deriva la concreta possibilità che gli utenti inizino a pagare anche il caffè al bar con il bancomat (come in realtà avviene già in molti Paesi). Per questo Governo e circuiti bancari dovrebbero lavorare per ridurre al massimo, o cancellare del tutto per le piccole somme, le commissioni ora a carico dei negozianti.
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