Zona rossa di Capodanno, coprifuoco in tutta Italia fino alle 7. Ecco tutto quello che c’è da sapere tra restrizioni, divieti e multe: visite ai parenti, botti, amici. Intanto slitta la riapertura delle piste da sci
Da questa mattina l’Italia è tornata tutta in zona rossa. E lo sarà fino all’Epifania, ad eccezione per il 4 gennaio in zona arancione. Come il giorno di Natale, anche quello di Capodanno sarà sorvegliato speciale. Il Viminale ha infatti annunciato che i controlli delle forze dell’ordine, oltre che su strade e autostrade, si estenderanno ai social network. L’obiettivo è quello di evitare assembramenti pericolosi a feste (vietate) e veglioni, in particolare nella notte di San Silvestro, quando il coprifuoco, che solitamente termina alle 5, sarà prolungato fino alle 7 del primo gennaio.
La riapertura degli impianti sciistici potrebbe invece slittare al prossimo 18 gennaio. L’indicazione arriva dal governatore emiliano Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. La decisione, con ogni probabilità, sarà presa solo nei primi dieci giorni del 2021. Dalla Valle d’Aosta è comunque partito un appello al Governo per mantenere alta l’attenzione sulle zone di montagna. Alcune regioni, inoltre, stanno valutando l’ipotesi di cambiare la data dei saldi invernali per arginare gli ultimi giorni di zona rossa.
Spostamenti e multe
Le restrizioni riguardano il divieto di spostamento se non per andare a trovare amici o parenti, solo una volta al giorno e al massimo in due persone (ed eventuali figli sotto i 14 anni o persone disabili). Il divieto di spostamento diventa assoluto nelle ore del coprifuoco (22-7), se non per comprovate esigenze di lavoro, salute, necessità o urgenza. I trasgressori rischiano multe dai 400 ai mille euro.
Case e locali
In casa si possono ospitare al massimo due persone non conviventi, esclusi sempre i minori di 14 anni. Per questo le forze dell’ordine predisporranno controlli più serrati, in particolare sulle auto con più di due passeggeri. La preoccupazione, infatti, è che durante la notte del 31 amici e conoscenti si riuniscano in gruppi numerosi per festeggiare. I controlli saranno rivolti anche ai locali chiusi, che potrebbero essere riaperti illegalmente, e anche nei tradizionali luoghi di assembramento, come strade e piazze delle città.
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Proibiti i botti
Ulteriori controlli sono stati predisposti poi per verificare il rispetto delle normative anti-botti e fuochi d’artificio, previste in numerose città italiane. Ma, come confermato dal premier Giuseppe Conte nella conferenza di fine anno, le restrizioni di Capodanno potrebbero non essere le ultime per gli italiani. L’obiettivo è bloccare sul nascere una possibile terza ondata del virus.
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«Dobbiamo solo capire – ha dichiarato Conte – se le varianti, come quella inglese, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, ci richiederanno o meno l’aggiornamento delle nostre misure. Altrimenti il sistema per fasce col monitoraggio è assolutamente adeguato anche per la terza ondata».