Rimpasto giunta Sicilia, donne escluse. Leghista Figuccia: non conta cosa gli assessori hanno in mezzo alle gambe. Ecco cos’è successo
Non è ancora ufficiale ma sembra che i giochi siano fatti per il rimpasto della giunta regionale siciliana con a capo il governatore Nello Musumeci. Due nuovi innesti uomini e l’esclusione dell’unica donna presente nella giunta, Bernardette Grasso, che sarà rimpiazzata dall’ex sindaco di Agrigento Marzo Zambuto. L’altro innesto è Toni Scilla che sarà assessore all’Agricoltura al posto di Edy Bandiera. Nessuna donna, dunque, nella giunta, che sarà tutta al maschile. A questa scelta si aggiunge la frase choc del leghista Vincenzo Figuccia, consigliere regionale, che invita a non considerare “cosa gli assessori hanno in mezzo alle gambe ma ciò che hanno in mezzo alle orecchie. E soprattutto come lo usano per il bene dei siciliani”. Le parole di Figuccia scatenano numerose polemiche, da sinistra a destra, con la capogruppo Udc Eleonora Lo Curto che ne censura l’espressione provocatoria.
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Ci si attende l’ufficialità delle nuove nomine entro 2 giorni, mentre già impazza la polemica sull’assenza delle quote rosa. Il Pd sottolinea la mancanza di donne nella giunta regionale:”nonostante l’Ars abbia approvato, grazie al Pd, una legge di attuazione dello Statuto che impone, già a partire dalla prossima legislatura, di riservare alle donne un terzo dei posti in giunta“.