Turismo, Aigab: bene l’extra-alberghiero, il 2021 sarà l’anno degli affitti brevi

Per Marco Celani, presidente di Aigab, il 2021 sarà l’anno degli affitti brevi. “Ora il Governo sostenga il settore”

“L’Istat certifica che la ricettività extra alberghiera è stata la prima a ripartire e il settore ha consentito la tenuta della stagione e il raggiungimento di destinazioni finora fuori dai circuiti tradizionali” facendo prevedere che “il 2021 sarà l’anno degli affitti brevi”. Così Marco Celani, presidente di Aigab – l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi – commenta i dati che parlano di presenze dimezzate negli esercizi ricettivi nei primi nove mesi del 2020 e la tenuta, invece, dell’extra alberghiero.

Più seconde case che hotel

“Ciò si spiega – sottolinea Celano – con i requisiti considerati prioritari da chi ha viaggiato a partire dal lockdown di primavera: mete isolate, il desiderio di non condividere spazi comuni, la mancanza di fiducia nelle sanificazioni effettuate in strutture di grandi dimensioni, i viaggi di prossimità, coniugare lavoro e vacanza”.

Continua Celani: “Come Aigab sosteniamo da mesi che l’epidemia ha accelerato trend già in atto. Non solo i millennials o i nomadi digitali preferiscono fare vacanze condividendo alloggi con coetanei studenti o workers, ma anche le famiglie da tempo preferiscono viaggiare affittando case invece che andare in hotel. Altra novità di questo 2020 è che sempre più spesso anche le aziende, spesso su richiesta dei loro stessi dipendenti, prenotano le case come soluzione principe per il business travel”.

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Marco Celani (Aigab) – Fonte: SkyTg Business

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Il contributo degli affitti brevi

Il 2020 è stata anche l’estate dell’holiday working, un fenomeno che ha consentito a migliaia di famiglie di vivere insieme periodi lunghi in località di villeggiatura, lavorando in remoto. “Abbiamo ricevuto fino a ottobre richieste di prenotazioni con la specifica necessità di lavorare in appartamento in situazioni che hanno consentito una prima destagionalizzazione di zone abituate a chiudere a settembre. Ci auguriamo che il Governo – conclude Celani – prenda atto che, anche nel 2021, i gestori degli affitti brevi potranno dare un contributo importante nell’accoglienza di turisti stranieri e italiani. È difficile prevedere che il turismo tradizionale faccia ritorno ai volumi del passato”.

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È dunque importante “che il Governo stimoli i proprietari di seconde case a metterle a reddito rendendone semplice ed efficiente l’affidamento a operatori specializzati, (…) nel rispetto delle normative, con flussi di denaro tracciati, raccogliendo tassa di soggiorno e versando la cedolare secca”.

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