Coronavirus, Conte presenta i numeri del piano vaccinale. Basterà ad uscire dall’emergenza?

Durante la conferenza stampa di fine anno, Giuseppe Conte ha affrontato il tema dei vaccini presentando il piano vaccinale. Basterà per mettere fine alla crisi?

L’obiettivo è fare oltre 120mila vaccinazioni giornaliere. A dirlo, in Conferenza stampa di fine anno, Giuseppe Conte. “Salutiamo il fatto che, in Italia, il 27 si è tenuta la giornata del “Vax day” a livello europeo. Un fatto concreto e simbolico. Avremo un piano di 470.000 dosi a settimana del vaccino Pfizer. Entro gennaio arriveremo a 2 milioni e 350mila a cui si aggiungerà il vaccino Moderna, perché l’Ema dovrebbe pronunciarsi all’inizio di Gennaio”. Il Presidente del Consiglio ha parlato di un piano vaccinale complesso, senza precedenti, che procederà per priorità: “Ci sono tutte le premesse, l’Italia può dimostrare di essere all’altezza di questa grande sfida”, ha proseguito. “Escludiamo una vaccinazione obbligatoria, ma pensiamo di poter raggiungere una buona percentuale della popolazione su base facoltativa”, dice Conte.

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C’è però una fetta importante di popolazione che ha ancora paura di ricorrere alle vaccinazioni. Si può quindi pensare ad un “tesserino” dei vaccinati per permettere loro di essere un po’ più liberi? Ci sarebbero delle proposte al riguardo. Inoltre, Conte ha fatto plauso della ricerca italiana. “Quando parliamo di piano vaccinale dobbiamo pensare che nel giro di qualche settimana si consolideranno anche gli anticorpi monoclonali che saranno molto efficaci. L’Italia, dal punto di vista della ricerca, non è seconda a nessuno. Siamo in fase avanzata per quanto riguarda gli anticorpi”, ha proseguito Conte. Si procederà, comunque, per priorità. “Per adesso ci sono le categorie prioritarie. Non interverremo con l’obbligo, ma con la comunicazione e la persuasione dell’affidamento scientifico. Si acquisirà man mano fiducia”, ha detto il Presidente del Consiglio.

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La domanda, a questo punto, è: basterà per uscire dall’emergenza? Il vaccino funzionerà? Si riuscirà a raggiungere in tempi brevi l’immunità di gregge? Le critiche a Claudia Ivernini, ad esempio, dimostrano che uno dei limiti potrebbe essere proprio l’area “no vax”. Sulle minacce di morte ricevute, Conte si è detto molto critico al riguardo: definendo inaccettabili gli insulti e le aggressioni, via web, che le sono pervenute. Quanto alla Germania, che non ha seguito il piano Ue, l’Italia ha richiamato “il divieto di approvvigionarsi per via bilaterale se si accede a livello europeo. Punto”. 

La speranza, chiaramente, è prevenire la terza ondata. Del resto, proprio Conte si è tenuto lontano da euforie e pronostici entusiastici. “Noi lavoriamo con gli esperti, ragionevolmente potremmo durante l’estate ancora non aver risolto il problema. Se dovessimo guardare indietro, la curva del contagio tende ad abbassarsi in estate. Confidiamo che appena il piano vaccinale va avanti potremo far correre l’economia e non comprimere la vita sociale. Ma non chiedetemi presagi per l’estate. Preoccupiamoci delle scuole e dei prossimi mesi”, ha riferito Conte. E a spaventare, comunque, c’è ancora l’alto numero dei decessi.

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