Giacomo Caudo della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale fa il punto sulle due ondate di pandemia dal punto di vista dei medici di base.
Medici di base in prima linea contro il virus, e a mani nude. Una storia drammatica che abbiamo sentito spesso, sopratutto durante la prima ondata di Covid 19. Poca informazione, pochi strumenti a disposizione, poca organizzazione generale. Frutto anche dei tagli alla sanità pubblica, che ha reso difficile il lavoro, sopratutto della medicina territoriale.
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Una debolezza che è costata cara, ai medici di base: il 50% dei sanitari morti finora durante la pandemia appartiene infatti a questa categoria. Mancano strumenti operativi, e la dimostrazione è arrivata anche dalla vicenda del vaccino antinfluenzale, per cui ci sono state tante, troppe difficoltà di approvvigionamento e distribuzione. Cosa accadrà per il vaccino contro il coronavirus? L’intervista completa nel servizio di Valentino De Luca.
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