L’intervento di Matteo Renzi dall’Aula del Senato di questa mattina non risparmia le critiche all’attuale esecutivo.
“Ci etichettano come irresponsabili e pierini perché mettiamo in discussione la stabilità; ma dal rispetto delle forme democratiche e dal bicameralismo deriva una credibilità delle istituzioni che ora rischia di essere messa a dura prova”. A dirlo Matteo Renzi poco fa direttamente dall’Aula del Senato che ha richiesto il rispetto in tutte le forme istituzionali, dai Servizi segreti alle regole, per approvare la legge di bilancio. Altrimenti, il Senato rischia di essere distrutto. Proprio l’ex dem ribadisce di credere fortemente nel valore della stabilità: “Ma c’è una differenza epocale tra la stabilità e l’immobilismo. Come in una bicicletta l’equilibrio si tiene se ci si muove o l’immobilismo fa terminare la vita della legislatura. Ecco perché abbiamo chiesto chiarezza”.
L’occasione delle parole di Renzi è stata la dichiarazione di voto prima della votazione della manovra. A Palazzo Madama, proprio adesso, sono infatti riunite maggioranza e opposizione per esprimersi sulla legge di bilancio da 40 miliardi, che dovrà entrare in vigore entro il 1 gennaio 2021.
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Il richiamo di Renzi al rispetto del bicameralismo nasce dalle parole del senatore del Pd Luigi Zanda, che nel suo intervento ha sottolineato come il monocameralismo che si sta praticando sulla legge di bilancio è un dato di fatto: una modifica dovuta a tempi che mal si conciliano con i tempi del lavoro parlamentare. Bisogna però evitare che ciò che è legato ad una emergenza diventi poi consuetudine e crei precedenti.
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Italia Viva, posizione già dichiarata nei giorni scorsi, voterà sì alla manovra. Ma Renzi, ribadendolo, non ha risparmiato le critiche all’esecutivo: “Non saremo mai complici di uno spreco di denaro. Voteremo sì alla manovra, ma il governo decida cosa vuole fare da grande”. Poi continua: “Se il governo gialloverde approva la legge elettorale in 48 ore, si va alla Corte costituzionale, come ha fatto il Pd. Se lo fa il governo giallorosso si sta zitti?”, ha proseguito il leader di Italia Viva. E infine, l’attacco finale: “Stiamo distruggendo la nostra credibilità”.
Il leader di Iv ha poi sottolineato l’importanza, per il Recovery Plan, di investire in ricerca e innovazione: “Il Mes, con i suoi 36 miliardi di euro, può cambiare la storia della sanità italiana”. In tarda mattinata è previsto il voto di fiducia e l’approvazione finale del provvedimento.