Covid, il lockdown non basta: perché in Europa è boom di casi?

Non si arrestano i nuovi casi di contagio da Covid in Europa: il lockdown sembra non essere sufficiente, e gli esperti puntano il dito contro le attività natalizie. “Potremmo andare incontro alla terza ondata a metà gennaio”.

boom casi covid europa - meteoweek
boom di casi Covid in Europa – meteoweek

Ne è arrivata notizia oggi, dell’impressionante aumento delle vittime in Germania provocate dalla pandemia di Covid-19. Per la prima volta il Paese si ritrova a contare, in sole 24 ore, più di mille decessi. Sono infatti 1.129 i nuovi morti, un numero che supera di gran lunga l’ultimo record registrato la scorsa settimana, e che parlava di 962 vittime. Anche in Gran Bretagna, però, si parla di nuova pericolosa impennata. Nuovo record giornaliero quello a cui Boris Johnson è stato chiamato a far fronte, con oltre 53mila (53.135) casi registrati ieri, in sole 24 ore. Mentre appena due giorni fa, si parlava di oltre 41mila casi.

In tutta Europa i contagi da Covid stanno aumentando sensibilmente, e le pesanti misure restrittive (lockdown in primis) sfoderate dai governi sembrano non riuscire a contenere quest’ennesima ondata di infezioni e morti. Ma come mai il blocco nazionale sembra non sortire più grandi effetti contro il coronavirus?

“A metà gennaio vedremo gli effetti del Natale”

Sulla situazione, che sta offrendo un quadro sempre più drammatico da analizzare, si è però espresso Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano e direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano. In una intervista per il Messaggero, l’esperto ha spiegato il lockdown non permette di bloccare completamente i contagi. Questo, perché “il problema sono sempre gli asintomatici, sono tanti e rappresentano una delle caratteristiche principali di questo virus”. “Con le restrizioni”, allora, “stiamo solo cercando di mitigare i contagi, di ridurre la capacità di infezioni. Del resto si tratta di misure di sperimentazione, stiamo mediando”. Chiaramente, imporre un lockdown significa ridurre i contatti umani con tutti i potenziali rischi che ne derivano. Soprattutto nei casi degli asintomatici, che non sanno appunto di essere contagiosi.

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Preoccupa, però, il continuo aumento dei contagi da Covid, nonostante tutte le misure disposte – non soltanto in Italia. Secondo l’esperto, alla base dell’aumento vertiginoso dei numeri, si posizionano le “attività prenatalizie“. Ovvero, “le piccole aperture di inizio dicembre”, e anche il fatto che durante le festività “si è portati ad abbassare la guardia”.

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Il freddo, con i relativi sbalzi termici, chiaramente indeboliscono il nostro sistema immunitario. E anche questo, allora potrebbe aver in un certo senso amplificato la portata delle infezioni da Covid. Ad ogni modo, sottolinea ancora Pregliasco, “a metà gennaio vedremo gli effetti del Natale: se c’è stato un rilassamento generale potremmo andare incontro alla terza ondata, verso il 15 gennaio“.

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