Un pastore 32enne di origine ghanese confessa l’omicidio ai carabinieri. Interrogato anche l’uomo denunciato da Agita Gudeta nel 2018
Uccisa al culmine di una discussione per una questione di soldi. Sarebbe morta così Agitu Gudeta, la donna etiope di 42 anni che viveva e lavorava a Maso Villata di Frassilongo, in Trentino, nella sua azienda agricola “Capra Felice”, dove ieri è stata ritrovata senza vita. Lo avrebbe confessato uno dei dipendenti della donna, fermato nella notte e interrogato dai carabinieri, guidati dal comandante provinciale Michele Capurso.
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Si tratta di un uomo ghanese di 32 anni, Adams Suleimani, che nell’azienda agricola si occupava di fare pascolare le capre. In un primo momento i carabinieri avevano anche interrogato l’uomo della Valle dei Mocheni denunciato da Agitu nel 2018 e poi condannato a 9 mesi per lesioni. Ma non per stalking con l’aggravante dell’odio razziale, come invece chiedeva l’accusa. I militari hanno giudicato l’uomo estraneo ai fatti. Nella notte, quindi, la confessione del dipendente, poi portato in carcere a Trento.