La scuola non è stato il “punto debole” nella gestione del post lockdown: i problemi ci sono stati nei trasporti, e nella medicina territoriale. E’ l’opinione che Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, ha espresso a Meteoweek.
La seconda ondata? Non è dipesa dalla scuola. Anzi, se si fosse preso d’esempio l’approccio che presidi, insegnanti, collaboratori scolastici ed alunni hanno adottato rispetto alla gestione della pandemia e sopratutto dell’applicazione delle norme previste, la situazione sarebbe stata probabilmente migliore. A proporre questo punto di vista nel valutare il ruolo della scuola dalle riaperture a questa nuova fase di chiusure è Antonello Giannelli, presidente dell’Anp, l’Associazione Nazionale Dirigenti Pubblici e Alte Professionalità della Scuola. Nel corso di una intervista con il nostro Valentino De Luca, Giannelli ha fatto un pò il punto della situazione rispetto all’attività delle scuole in questi mesi.
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Un giudizio positivo: Giannelli ha sottolineato come, a fronte di un rispetto di norme e prescrizioni nelle scuole, il corto circuito sia arrivato altrove: nella gestione dei trasporti, vero e proprio tallone d’Achille del sistema di prevenzione dei nuovi contagi. Ma anche nel fallimento della medicina territoriale, che non è riuscita a stare dietro a tracciamenti, alla gestione dei tamponi e sopratutto alla circoscrizione dei focolai. Nel video, l’intervista completa.