Il Ministro della Salute Roberto Speranza commenta così l’avvio delle vaccinazioni in Italia e smonta le polemiche.
I vaccini sono arrivati in Italia e finalmente si intravede una luce per uscire dal tunnel. Sono 9.750 le dosi del farmaco prodotto dall’azienda Pfizer arrivate nel nostro Paese e somministrate a medici, infermieri, personale sanitario: cioè, i simboli della lotta al Covid così come simboliche sono le prime dosi a cui ne seguiranno altre. Nei prossimi giorni inizierà la vera distribuzione del vaccino Pfizer, in attesa dell’approvazione dei farmaci di AstraZeneca e Moderna. Qualcosa, comunque, si muove e il piano di vaccinazione pronto da settimane è ormai più che un puro piano su carta.
Leggi anche: Partiti dalla sede della Pfizer i vaccini: arriveranno a Roma il 26
Il piano elaborato da Ministero della Salute, Commissario straordinario per l’emergenza, Istituto superiore di sanità, Agenas e Aifa prevede che da metà gennaio vengano vaccinati i medici, gli infermieri, il personale sanitario in generale e gli ospiti delle Rsa, uno degli ambienti più a rischio. A vaccinarsi dovrebbero essere circa 2 milioni di persone. Tra febbraio e marzo si passerà poi alla fascia di popolazione che ha superato gli 80 anni, che conta circa 4 milioni e mezzo di persone. A seguire, le persone tra i 60 e i 79 anni: più di 13 milioni di persone. Rientrerebbe in queste fascia anche chi ha almeno due patologie croniche: 7 milioni e mezzo. Si procederà, quindi, con il resto della popolazione.
Leggi anche: Vaccini anti-Covid, per Arcuri a fine estate raggiungeremo immunità di gregge
L’arrivo dei vaccini è stato annunciato come un momento storico sia dalla comunità scientifica che dal Ministro della Salute Roberto Speranza. “Oggi siamo a una svolta. Finalmente abbiamo l’arma per vincere la guerra”, ha commentato a La Stampa. “Dobbiamo evitare che un pezzo di Paese profondo possa illudersi che abbiamo già vinto. Sarebbe devastante”. Quanto alla polemiche sulle dosi arrivate in Germania, Speranza smonta le ipotesi: la ripartizione è fissa e la decide l’Ue. Di conseguenza, la distribuzione tra i singoli Stati può variare in base a fattori del tutto casuali come il giorno, la distanza dagli stabilimenti. “Dunque non c’è chi è più bravo e ne
compra di più e chi è più scarso e ne compra di meno”, chiarisce Speranza.
Altra svolta potrebbe essere il vaccino di AstraZeneca: “Noi già dal 1 aprile potremmo avere 13 milioni di vaccinati e così avremmo già raggiunto la Fase Uno, cioè quella che ci consente di avere il primo impatto epidemiologico”. Il vaccino, comunque, non sarà obbligatorio: “Scoppierebbe subito uno scontro ideologico, il Paese si spaccherebbe in due curve di ultrà. Non risolveremmo il problema, lo aggraveremmo”. Infine, qualche parola sui 9 miliardi nel Recovery: “Sono stato il primo a insorgere. Mi hanno spiegato che in realtà sono già diventati 15. Mi batterò fino in fondo perché le risorse aumentino”, ha concluso.
Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…
Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…