Paola Senesi, dirigente scolastica del liceo Giulio Cesare di Roma. Credit: Meteoweek Video
La preside del liceo Giulio Cesare di Roma, Paola Senesi, fa un bilancio del primo quadrimestre e racconta le aspettative per il nuovo anno.
E se da settembre a oggi gli studenti hanno potuto frequentare le lezioni in sicurezza è anche merito del personale scolastico, come conferma la preside. “Tutto ciò è stato un motivo di grande impegno da parte di tutto il personale della scuola. Io ho visto tanto impegno e tanta generosità nel dedicarsi a questa particolare attività di riorganizzazione della scuola per poter accogliere i nostri studenti in presenza”, sottolinea ancora Senesi. Anche perché gli arredi scolastici forniti dal governo sono arrivati in ritardo, per poi essere di nuovo sostituiti. Dunque la strutturazione degli spazi è stata continua: “Qui il personale scolastico ha dovuto veramente dare il massimo di sé, senza tregua e senza tirarsi mai indietro rispetto alle necessità che c’erano”, aggiunge.
Una delle cose più complesse è stata appunto la riorganizzazione degli spazi. Come spiega la dirigente scolastica ogni istituto ha le sue particolarità, e dunque ha potuto prendere le sue decisioni individuali. Ad esempio, rispetto ad altre scuola, il liceo Giulio Cesare ha potuto scegliere “di avere il 100 per cento in presenza. Fortunatamente – continua la preside – gli spazi ce lo hanno consentito, però è stato necessario vedere in che modo allestire le aule, in attesa degli arredi scolastici che sono arrivati a inizio novembre, per poi essere di nuovo sostituiti”.
Per quanto riguarda le aspettative sul rientro dopo le vacanze di Natale, Senesi si augura che gli studenti possano tornare tutti a seguire le lezioni in presenza. “La scuola ha anche un ruolo fondamentale in tutto ciò, che forse bisognerebbe un po’ evidenziare. Credo che sia importante che i giovani ritornino a scuola in presenza e che lo facciano il prima possibile. Certo in sicurezza, quindi a seconda del territorio e della particolarità locale, delle difficoltà e delle criticità che ci sono. Occorre poi prendere una decisione idonea a quello che sarà l’inizio del nuovo periodo didattico, con giovani che speriamo possano venire in presenza”, dice.
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Al momento non ci sono certezze, si parla di un 75 per cento di presenze all’interno delle classi, ma “alcune scuole chiedono il 50 per cento“. Anche in questo ambito, secondo Senesi, la scelta dovrebbe essere fatta localmente: ogni istituto dovrebbe poter prendere le proprie decisioni in base alle diverse esigenze. “Se le scuole potessero in qualche modo collaborare a queste prospettive di rientro a scuola dando un loro contributo fattivo credo che ne avremmo un vantaggio un po’ tutti”, conclude.
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