Dopo venti anni, storico attore protagonista de Il commissario Montalbano è pronto a dire addio al suo personaggio e alla celebre serie tv in onda sulla Rai per quattordici stagioni.
Il commissario Montalbano, serie tv tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, sembra essere pronta a far calare il sipario. Dopo ben quattordici stagioni di enorme successo, una serie di lutti pare stiano portando la produzione a dire definitivamente addio al personaggio di Salvo Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti.
Ma il protagonista pare non sia l’unico ad essere in dubbio su una eventuale nuova stagione. A dire ufficialmente addio alla serie tv è Cesare Bocci, interprete di Mimì Augello. In una intervista per Il Fatto Quotidiano, infatti, Bocci ha rivelato che sarà presente solo in uno dei due episodi della nuova serie, poi il suo personaggio andrà in ferie per non tornare più.
“Il mio cuore mi dice che si è chiusa un’epoca, per altro in maniera alta ed enorme – ha spiegato Bocci – . Montalbano in fondo è finito quando è morto Alberto Sironi: non c’è più lui, non c’è più quel gigante di Camilleri e nemmeno lo scenografo Luciano Ricceri”.
Anche colui che ha dato il volto a Mimì Augello, dunque, sembra essere deciso a far calare il sipario sul suo personaggio.
L’episodio intitolato “Il metodo Catalanotti” sarà l’ultimo a vedere Bocci nei panni di Augello, mentre nel successivo episodio “Riccardino” il suo personaggio sarà in ferie.
“Quello segna la fine di Montalbano, che sul finale si dissolve. Ma come personaggio non mi riguarda, perché nel libro Mimì è in ferie – ha spiegato – . Per me sono stati vent’anni clamorosi, vissuti nella consapevolezza del grande privilegio di lavorare con professionisti immensi”.
Cesare Bocci, tuttavia, non rinnega il grande successo ottenuto proprio grazie al ruolo che ha interpretato per venti anni ne Il commissario Montalbano.
“In realtà noi attori cerchiamo tutta la vita occasioni così, ovvero poter lavorare su sceneggiature inattaccabili e perfette – ha detto – . È una di quelle fortune che capitano una volta sola”.
“In Montalbano tutto si è incastrato come doveva: la perfezione degli scritti di Andrea Camilleri, la regia di Alberto Sironi che ha inventato la grammatica di Montalbano dal punto di vista visivo, compagni di lavoro straordinari – ha continuato Bocci, che con il personaggio di Mimì (ci tiene a chiarire) non ha nulla in comune – . Se avessi anche solo un’unghia del piede di Mimì, la mia compagna Daniela mi avrebbe già accompagnato fuori casa”.
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