Il presidente della Campania De Luca ha annunciato di essersi vaccinato su Facebook, ma il resto della politica non l’ha presa bene.
La mossa di Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, non è piaciuta alla politica. Anzi, ha scatenato una vera e propria bufera mediatica. Tutto è iniziato con il post pubblicato sulla sua pagina Facebook, accompagnato dalla foto che lo ritrae in procinto di farsi fare il vaccino contro il Covid all’ospedale Cotugno. “Mi sono vaccinato“, ha annunciato sui social media domenica 27 dicembre, nella data prefissata come V-day. E ha aggiunto: “Dobbiamo farlo tutti nelle prossime settimane. È importante per vincere la battaglia contro il #Covid19 e tornare alla vita normale. Senza abbassare la guardia e rispettando le norme”. Così il governatore, presentandosi come paziente, diventa uno dei 9750 italiani a ricevere il vaccino Pfizer-Biontech: l’unico politico tra medici, infermieri e anziani ospiti delle Rsa.
Le reazioni della politica
Le parole di Sandra Zampa
L’iniziativa di De Luca non è stata gradita dal resto degli esponenti politici che, come previsto, aspetteranno il loro turno per ottenere il farmaco. Le prime reazioni sono arrivate dal governo, a partire da Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute. “De Luca certamente non ha rispettato i criteri indicati da noi, ma non è la prima volta che non rispetta le indicazioni del Ministero o del Governo o che mostra che non sono di suo gradimento”, ha detto durante la trasmissione Agorà, su Rai 3. E ha infine aggiunto: “Non so come abbia fatto ad avere la dose ma le indicazioni del Ministero erano distanti: tra le priorità c’erano medici, operatori sociosanitari e anziani delle rsa. Era una giornata simbolica che volevamo dedicare alle categorie più vulnerabili e colpite“. E così è stato. Tranne nel caso di De Luca, che come spesso accade ha trovato il modo per farsi notare ed essere sulla bocca di tutti.
La presa di posizione del Movimento 5 stelle
A criticare la decisione del governatore anche i deputati campani del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera. Gli esponenti pentastellati hanno dichiarato che il “vaccino è un atto responsabile che non può essere oggetto di propaganda o di una corsa a chi è il primo politico a vaccinarsi”. E hanno concluso infine: “Stigmatizziamo questa pessima strumentalizzazione: i vaccini, in questa prima fase, sono destinati esclusivamente a medici, infermieri, operatori sanitari e anziani delle Rsa. Il comportamento inaccettabile di De Luca segue l’ennesima minaccia di non riaprire le scuole in Campania il 7 gennaio, in contrasto con le indicazioni degli scienziati“.
La reazione di De Magistris
Il gesto di De Luca è stato subito commentato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Tra il governatore e il primo cittadino non corre buon sangue e l’occasione di continuare lo scontro è stata colta al volo dal sindaco. “Trovo davvero inqualificabile e indegno – ha detto fermamente De Magistris – l’abuso di potere del presidente De Luca che approfitta del suo ruolo istituzionale per vaccinarsi quando il vaccino, nelle prime settimane, deve essere destinato esclusivamente, considerate le pochissime quantità disponibili, a medici, infermieri, operatori sanitari ed anziani”.
Le critiche dall’opposizione
Non sono mancate neanche le critiche da parte dell’opposizione. Le polemiche sono sorte dalla Lega e da Fratelli d’Italia. Il leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha accusato De Luca di esibizionismo: “Per esibizionismo il governatore De Luca ha tolto il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno di lui. Medici, infermieri, personale sanitario, forze dell’ordine e persone fragili meritano rispetto e serietà, non politici stile Marchese del Grillo“.
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Mentre la guida di FdI, Giorgia Meloni, ha chiamato il causa il governo: “Conte, Speranza e Arcuri ci hanno ripetuto ogni giorno che le prime dosi del vaccino sarebbero state riservate agli operatori sanitari e agli anziani delle Rsa. Principio giusto e sacrosanto. Fratelli d’Italia rivolge però una domanda semplice al Governo e pretende una risposta altrettanto semplice: perché il governatore della Campania De Luca è stato vaccinato oggi?”, ha detto Meloni. E ha concluso: “Perché non ci risulta che De Luca sia un operatore sanitario o sia ospitato in una casa di riposo. C’è qualcosa che non sappiamo? Esiste una corsia privilegiata per i politici di sinistra? Gli italiani pretendono immediata chiarezza”, aggiunge.
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La voce fuori dal coro
L’unico esponente politico a schierarsi a favore di De Luca è stato Donato Toma, presidente della Regione Molise. “Un atto simbolico, non ci trovo nulla di scandaloso”, ha detto il governatore all’Adnkronos. E ha sottolineato: “Non è un gesto da criticare, d’altronde negli Stati Uniti è stato Biden il primo a vaccinarsi proprio perché il presidente è considerato il simbolo dell’unità americana, dando così l’esempio in un momento anche di incertezza sugli esiti del vaccino, su eventuali controindicazioni. Non entro nelle diatribe sui vaccini ai politici. Tuttavia va tenuto presente che in emergenza il presidente della Regione è l’autorità più alta di protezione civile. Personalmente non ero tra i soggetti individuati come da vaccinare e non mi sono vaccinato. Se mi avessero individuato, allora lo avrei fatto”.