E’ scomparso all’età di 92 anni: fu l’autore, nel 1966, di un libro-culto della politologia italiana: ‘Il bipartitismo imperfetto. Comunisti e democristiani in Italia’.
E’ venuto a mancare oggi il politologo Giorgio Galli, esperto di partiti e teorico del concetto di “bipartitismo imperfetto”, definizione che aveva dato il titolo ad uno dei suoi libri di maggior successo, pubblicato nel 1966 da Il Mulino e in seguito ripubblicato da Mondadori. Nato a Milano il 10 febbraio 1928, Galli si trovava a Camogli, in provincia di Genova, dove aveva una casa. Laureato in Giurisprudenza all’università Statale di Milano, vi ha insegnato per anni Scienza delle dottrine politiche.E’ stato anche direttore della casa editrice Il Mulino e presidente dell’Umanitaria.
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Ha collaborato con riviste come Panorama e Linus e ha firmato moltissime pubblicazioni politiche, spaziando da Hitler a Giulio Andreotti fino a tematiche più legate all’ attualità. Tra le sue opere più significative ‘Storia dei partiti politici europei, Partiti politici italiani (1943-2004), Mezzo secolo di Dc (Baldini Castoldi Dalai 2004), Esoterismo e politica (Rubbettino 2010), oltre naturalmente al già citato saggio del 1966 ‘Il bipartitismo imperfetto. Comunisti e democristiani in Italia’. Era da poco uscito per Kaos il suo ultimo lavoro, ‘Hitler e l’esoterismo’. Per proseguire i suoi studi aveva fondato nel 2017 l'”Istituto di studi politici”. Aveva anche firmato un intervento, sul primo numero del 2021 della rivista legata all’istituto Civica: i possibili sviluppi contro la deriva della democrazia rappresentativa.
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La moglie, Francesca Pasinai, ha comunicato la notizia della morte di Galli a Kaos edizioni.
Diversi gli attestati di stima, anche da parte della politica. Giancarlo Pagliarini – ex ministro ed assessore leghista – accanto al suo commiato ha postato l’immagine di un volume di Galli ‘Diario politico 1994. L’imbroglio del 28 marzo e il governo B’. “Addio a Giorgio Galli, padre della politologia italiana, autore – ha invece scritto su twitter Gianfranco Rotondi – di una storia della Dc che non piacque ai democristiani perché definiva il partito come ‘il polo conservatore'”. “Ho parlato con lui l’altroieri. Stavamo preparando una cosa
assieme su Cassa Depositi e Prestiti – ha raccontato poi Felice Besostri, ex senatore e avvocato fra i firmatari del ricorso che ha portato alla decadenza per incostituzionalità del Porcellum – Indubbiamente è una perdita per la nostra scienza politica, fu lui a inventare il termine bipolarismo imperfetto”.
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