L’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero sul Recovery Fund: “E’ un prestito dell’Europa, dobbiamo ricordarcelo”. Ma la sua gestione deve essere politica, non tecnica.
Dopo aver sottolineato la necessità del Mes e l’atteggiamento – per lei sbagliato e pregiudiziale – di parte della politica italiana, Elsa Fornero, nel corso della lunga intervista che ci ha rilasciato, parla di Recovery Fund: “L’economia italiana ha vissuto due crisi in meno di un decennio”, ricorda l’accademica ed economista. “Crisi che hanno impoverito il paese, creato disoccupazione e sacche di povertà“. Una situazione che ha costretto l’Unione Europea a cambiare atteggiamento, attivando fondi e prestiti destinati al sostegno dei paesi in difficoltà. “Noi prendiamo la parte più grande: 209 miliardi“ spiega la Fornero, rammentandoci un aspetto fondamentale della questione: “80 miliardi sono a fondo perduti, il resto è a debito, e questo ce lo dobbiamo ricordare”.
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Quando si parla di Recovery Fund è importante sempre, dunque, farsi questo calcolo: 209 miliardi meno gli 80 a fondo perduto fanno 129. Più gli interessi, che magari non saranno altissimi, ma che ci sono. 129 miliardi di debito con l’Unione Europea, per dei soldi destinati alla crescita: “Il pacchetto si chiama ‘Next Generation EU’, è un debito che l’Europa assume pensando alle nuove generazioni. Noi dobbiamo utilizzare questa parte del Next Generation – il Recovery Fund, appunto – per creare qualcosa che aumenta la nostra capacità di crescere nel futuro“ chiarisce la Fornero. E quindi quei soldi sono destinati ad essere investiti: su cosa? “Sull’istruzione” afferma decisa l’economista piemontese: “Istruzione, formazione professionale, ricerca“. E poi le infrastrutture: la digitalizzazione, le infrastrutture fisiche (strade, ponti, messa in sicurezza del territorio). Ed ancora, i trasporti: “Non possiamo mandare i ragazzi a scuola per timore dei mezzi pubblici, perchè sono pericolosi per il contagio” ricorda l’ex ministro, tanto per fare un esempio.
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Un’agenda fitta, che ancora però non è stata messa nero su bianco: “Dobbiamo fare queste cose. Ma le abbiamo preparate? Non ancora, non abbiamo preparato un piano ben definito” commenta Elsa Fornero, andando a toccare un argomento delicato ed importante: “Questa è una discussione politica, i tecnici possono servire a dare suggerimenti per non sprecare questi soldi” afferma, evidentemente riferendosi alle polemiche sull’idea del governo di affidare la gestione del Recovery Fund ad una task force di tecnici: “Le decisioni sul futuro del paese sono politiche, e la politica se ne deve assumere la responsabilità. Cosa che qualche volta non ha il coraggio di fare”. L’intervento completo di Elsa Fornero nel video.
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