Oggi 24 dicembre l’Italia entra in zona rossa, che resterà su tutto il territorio nazionale per dieci giorni: 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio. Previste limitazioni alla circolazione (in entrata e in uscita da comuni e regioni), salvo specifiche deroghe.
Oggi, 24 dicembre, l’Italia entra in zona rossa. Le misure da zona rossa saranno applicate su tutto il territorio nazionale per dieci giorni (24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio). Tra le principali limitazioni, il divieto di spostamento, salvo deroghe. Per questo sarà necessaria l’autocertificazione, in grado di testimoniare le comprovate esigenze lavorative, di salute o necessità. Divieti già conosciuti nel precedente lockdown. Di diverso c’è però un’ulteriore deroga, applicata in vista del periodo festivo: è possibile uscire per fare visita a parenti e amici, una volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni e le persone non autosufficienti). Ovviamente, resta valido l’obbligo di mascherina e il coprifuoco dalle 22 alle 5 di mattina. In caso di infrazione, prevista una multa che va dai 400 ai 1.000 euro. Predisposti almeno 70.000 agenti per i controlli nelle città, sulle strade, nelle stazioni. Prevista anche la possibilità di effettuare controlli successivamente, in base alle dichiarazioni rilasciate.
Insomma, sono vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune. Sono permessi, invece, in presenza di motivi di lavoro, necessità o urgenza e per rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione. Queste motivazioni dovranno essere scritte nero su bianco all’interno dell’autocertificazione. Consentito fare attività motoria, recarsi nei negozi o a messa. Anche in quel caso sarà necessaria l’autocertificazione, che dovrà essere presentata anche per raggiungere le seconde case (nelle quali è possibile recarsi purché all’interno della propria regione). Nel decreto si legge: tra oggi e il 6 gennaio “gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni”. Possibile andare a trovare parenti o amici, una volta al giorno, solo all’interno della stessa Regione, dalle 5 alle 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno portare con sé figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti, che sono escluse dal computo massimo di due persone. Nel decreto si legge: lo “spostamento verso le abitazioni private è consentito una volta sola al giorno in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22”. Necessario, dunque, restare all’interno della propria regione. Possono uscire dalla regione solo “i residenti nei comuni sotto i cinquemila abitanti, sempre però entro i 30 chilometri dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia”.
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Ulteriori deroghe sono previste per i genitori separati e affidatari, che possono spostarsi per andare in comuni e regioni diverse, o anche all’estero, per trascorrere le feste con i figli minorenni. Questi spostamenti rientrano nelle motivazioni di “necessità”. In caso di spostamenti da e per l’estero sarà però necessario consultare la sezione sul sito del Ministero degli affari esteri, che conterrà maggiori e più dettagliate informazioni sulle prescrizioni da seguire in base al paese da raggiungere o da cui si parte. Rientrano nelle motivazioni di necessità anche gli spostamenti effettuati per andare a trovare parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli in un altro comune o regione. Tale spostamento è consentito laddove non sia possibile assicurare assistenza attraverso soggetti presenti nello stesso comune o regione. In tal caso sarà necessario anche prestare attenzione al numero di persone che si spostano: non è possibile spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire assistenza.
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Prevista la chiusura dei negozi che vendono abbigliamento, calzature e gioielli. Aperti invece supermercati, farmacie, edicole e tabaccai. Tutto chiuso invece nella giornata di domani. Consentito effettuare la spesa fuori comune “se il comune contiguo al proprio ha punti vendita necessari alle proprie esigenze, anche in termini di convenienza economica”. I bar e ristoranti restano chiusi per il servizio al tavolo. Consentito solo l’asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio. Sarà consentito recarsi presso i parrucchieri, che restano aperti. Non sarà invece consentito recarsi presso centri estetici, per i quali è prevista la chiusura. Per quanto riguarda l’attività motoria, sarà possibile uscire per fare una passeggiata in prossimità della propria abitazione. Prevista anche la possibilità di fare attività sportiva, ma non in compagnia.
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