Succede ad Ardea: il dipendente 40enne, assunto nelle categorie protette, si fingeva malato. In realtà era ai domiciliari, poi revocati
Non si presenta al lavoro da oltre tre mesi e sparisce nel nulla: in realtà è in carcere. L’incredibile vicenda, raccontata da Il Messaggero, arriva da Ardea, dove un dipendente comunale risultava assente ingiustificato dallo scorso 24 settembre, data di scadenza del certificato medico. In realtà l’uomo, un 40enne ex addetto all’autoparco ora in forze come tuttofare, non andava al lavoro dal 5 settembre ma era, appunto, «giustificato» da motivi di salute. L’ente lo aveva assunto tra le categorie protette perché non poteva lavorare a contatto con il pubblico.
Pare che, nonostante la lunga assenza, in queste settimane nessuno o quasi si sia posto il problema di dove fosse o di come stesse l’uomo, né tantomeno di rintracciarlo. Il Comune ha scoperto solo negli ultimi giorni che il 40enne è in realtà detenuto a Velletri, per non meglio specificati motivi. È stato lui stesso a comunicarlo con una missiva di poche righe indirizzata all’ufficio del personale.
«Stiamo adottando i provvedimenti per arrivare al licenziamento – spiega al Messaggero il sindaco di Ardea, Mario Savarese (M5S) – Non sappiamo che reato abbia commesso, ma mi dicono che non sia una cosa da poco e potrebbe rischiare davvero parecchi anni di carcere se condannato. Solo grazie all’attivazione della procedura disciplinare avviata dagli uffici, è stato possibile capire cos’è successo».
Assunto come categoria B, era stato inizialmente collocato all’autoparco. Qui, però, circa una decina di anni fa sono emersi i primi problemi: i carabinieri avevano infatti scoperto che proprio all’autoparco l’uomo coltivava piante di marijuana e perciò era stato denunciato. Ora questa nuova tegola. «Anche prima dell’arresto, capitava che l’uomo facesse lunghe assenze. So che gli uffici avevano cercato di rintracciare il dipendente nell’ultimo mese, ma risultava irreperibile», aggiunge il primo cittadino.
La verità sulla «scomparsa» del 40enne è stata ricostruita grazie a due comunicazioni inviate al Comune, una inviata dal diretto interessato e l’altra dalla direzione della casa circondariale di Velletri. Da queste è emerso che, in realtà, l’uomo non era malato ma si trovava ai domiciliari dal 5 settembre 2020. Poi revocati, con conseguente ingresso in carcere il 22 settembre successivo.
LEGGI ANCHE: Omicidio a Ventimiglia, 2 arresti: si teme una faida di ‘ndrangheta
Il Comune di Ardea è in attesa di risposta da parte della Procura di Velletri, alla quale sono state chieste informazioni ufficiali sui provvedimenti adottati nei confronti del dipendente. Il 40enne, nel frattempo, è stato sospeso dal servizio con privazione della retribuzione a partire dal 5 settembre 2020 e «per la durata dello stato restrittivo della libertà».
LEGGI ANCHE: Si finge morto per evitare l’arresto, ma qualcosa va storto…
Gli verrà infine versata un’indennità pari al 50% dello stipendio tabellare, oltre a eventuali assegni familiari e retribuzione individuale di anzianità, almeno fino a quando non sarà presa una decisione definitiva.
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…
Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…