Cosa si può fare e cosa no a partire da domani? Facciamo il punto sulle concessioni e sulle limitazioni che scattano a mezzanotte.
L’Italia di nuovo in zona rossa a partire dalla mezzanotte di questa sera. Allo scattare della Vigilia di Natale, il Paese si ritroverà di nuovo bloccato e così resterà durante tutto il periodo natalizio, salvo qualche giorno di libertà che sarà concesso a intermittenza. Ma cosa si può fare da domani? E’ concesso andare a trovare i parenti? E se sì, in quanti? Nonostante i vari decreti e le varie risposte di Palazzo Chigi, la confusione regna ancora sovrana e c’è chi è ancora poco certo su ciò che è concesso e ciò che invece è vietato. Cerchiamo allora di fare il punto e di ricapitolare cosa è permesso fare e cosa no.
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Misure restrittive che prevedono Italia zona rossa andranno da domani, giovedì 24 dicembre, fino a domenica 27 dicembre. Per essere chiari, i giorni della Vigilia di Natale, del Natale, di Santo Stefano e del 27 dicembre ( inclusa) dovremmo comportarci come quando eravamo in lockdown. Chiusi i negozi tutto il giorno: saranno aperte solo le attività di vendita di beni di prima necessità. E quindi: edicole, tabaccai, cartolerie, farmacie, parrucchieri, ferramenta, articoli igienico-sanitari, latterie. Aperti anche negozi di articoli sportivi, informatica, giocattoli, biancheria personale, abbigliamento e calzature per bambini, negozi per animali, profumerie, fiorai e prodotti per giardinaggio, lavanderie, concessionarie, ottici.
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Chiusi i bar e i ristoranti, che potranno però proseguire con l’asporto e la consegna a domicilio dalle 5 alle 22. Sarà possibile quindi uscire, con autocertificazione, per recarsi in questi posti ma non sarà permesso sostare all’esterno dei bar, per evitare assembramenti. Chiusi anche i centri estetici, i negozi di abbigliamento, di calzature, le gioiellerie. Ci si potrà muovere per lavoro, salute o necessità. Tra le situazioni di necessità rientra anche il rientro al domicilio o alle seconde case se nella stessa regione. Sarà anche possibile andare a messa.
Vietati i cenoni della Vigilia e i pranzi di Natale, ma è consentita la visita a un parente o un amico, senza uscire dalla Regione, ma non in più di due (esclusi i minori di 14 anni, i disabili o i non autosufficienti e per una sola volta e in un’unica abitazione nell’arco della giornata. Chi vive in comuni con meno di 5000 abitanti potrà andare in visita anche in un altro comune, purché si resti in un arco di 30 km di distanza, esclusi i capoluoghi di provincia. Rimangono chiusi musei, mostre, teatri, cinema, palestre, piscine, sale giochi, scommesse e bingo. I giorni 28 e 29 dicembre si ritorna al colore che ogni Regione aveva prima del “rosso” nazionale. Resteranno in vigore quindi le limitazioni previste in bse alla zona. 30 e 31 si rientra in zona rossa, così come anche il primo, il due e il tre gennaio. Il 4 gennaio si ritorna al colore precedente. Il 5 e il 6 di nuovo rossi.
C’è da prendere appunti. Nel mentre, Buon Natale.
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