Teresa Bellanova, su Facebook, ribadisce la volontà di utilizzo del Mes e la necessità di ricorrere ai 37 miliardi.
“Gli approcci ideologici non reggono quando si fa i conti con la realtà e si guarda in faccia la
sofferenza delle persone. Il nostro sistema sanitario è in difficoltà, perché per rafforzarlo non utilizziamo i 37 miliardi del Mes, che hanno minori condizionalità rispetto al Recovery?”. A dirlo, su Facebook, la capo delegazione di Iv al governo Teresa Bellanova.
Leggi anche: Recovery, Conte incontra Italia Viva. Bellanova: Qualcosa è cambiato
La Bellanova ha spiegato così le sue motivazioni: “In alcuni territori ci sono difficoltà per i posti in emergenza, difficoltà per i posti letto in area medica, la prevenzione è abbandonata perché i medici e le strutture sono concentrate sull’emergenza Covid”. Ma le persone, dice la Ministra, si ammalano anche per altro e dovrebbero avere una struttura e un sistema efficiente. Per questo, 9 miliardi per la sanità e 6 per l’efficientamento energetico, la scelta è chiara. “Ma se una persona ha bisogno di cure mediche chiama un pannello fotovoltaico o deve trovare nel sistema la soluzione? E allora, usiamo il Mes, che ha minore condizionalità rispetto al Recovery”, ha proseguito.
Leggi anche: Bellanova contro il governo: Criticità scaricate solo sull’agroalimentare
Chiara, sul Mes, anche la posizione di Italia Viva che dice si al Mes senza se e senza ma. “Non c’è più tempo da perdere. Perché il tempo ha un prezzo: quello del Mes sono le file per i tamponi e i test sierologici, i costi a carico dei cittadini, i ritardi, le difficoltà delle strutture, la mancanza di vaccini contro l’influenza, di respiratori, di posti in terapia intensiva. Un prezzo concreto. Così come concreta è la nostra richiesta di accedere immediatamente al MES per un piano straordinario di interventi sulla sanità italiana“, si legge in una nota proprio di IV condivisa sul sito ufficiale del partito. Secondo Italia Viva, i soldi del Mes sono la risposta più efficace alla complessità della crisi che stiamo vivendo.
L’unica condizione, è usare le risorse per finanziare spese di salute, cura e prevenzione direttamente e indirettamente legate al Covid-19: “Un prestito che può arrivare fino a dieci anni e in cui, ricordiamolo a chi continua a sostenere assurdità, il tasso di interesse è pari a 0 o addirittura inferiore”.