Dopo la maratona degli emendamenti in commissione, si sono verificati degli intoppi nel percorso della manovra. La Ragioneria generale dello Stato ha dovuto depennare 14 modifiche appena approvate per mancanza di copertura. Ed è stata richiesta una riformulazione per un numero maggiore di modifiche.
No alla salvaguardia degli esodati
La prima ad essere stata colpita è la nona salvaguardia per 2.400 persone che non hanno potuto accedere al pensionamento causa la riforma della Fornero del 2011. A questa decisione è seguita una nota della Ragioneria generale dello Stato nella quale osserva che la norma riaprirebbe una questione già definita. Allo stesso tempo, ciò comporterebbe un aumento della spesa pensionistica, mettendosi anche in contrasto con le disposizioni dell’Unione Europea per l’accesso al Recovery Fund.
Riscossione e accertamenti fiscali
La sospensione della riscossione e degli accertamenti fiscali vale in base alle norme in vigore fino al 31 dicembre 2020. Si sta quindi aspettando di conoscere quali decisioni saranno prese in merito. Nella bozza esaminata ieri nella riunione tecnica che si tiene prima del Consiglio dei ministri vero e proprio, non vi erano riferimenti ad uno slittamento. Il Ministro dell’Economia, però, starebbe valutando questa ipotesi. L’idea sarebbe quella di rimandare di almeno tre mesi.
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Misure legate allo stato di emergenza
Sono state, invece, prolungate alcune misure connesse allo stato di emergenza. Ad oggi, la data di cessazione è fissata al 31 gennaio, ma si dovrebbe andare non oltre il 1 marzo.
All’interno del provvedimento, trovano spazio anche misure che vengono abitualmente inserite. Una di queste riguarda lo spostamento a fine 2021 dei termini per assunzioni della pubblica amministrazione e concorsi. Proroghe anche per quanto riguarda la sanità. E’ stata posticipata, ad esempio, a fine anno il termine entro il quale le Regioni potranno realizzare i “Covid Hotel” (si tratta di strutture alberghiere riadattate per ospitare persone in quarantena o in isolamento).
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Pedaggi e trasporti
Altro tema è quello dei pedaggi autostradali. Il decreto Milleproroghe ha spostato di 6 mesi il termine entro il quale i concessionari potranno definire i piani economici-finanziari e gli investimenti. Da questo dipenderà anche una eventuale variazione dei pedaggi. In relazione al trasporto aereo, invece, si estendono di 6 mesi le compensazioni già previste a causa della pandemia.