E’ la storia di Skylar Mack, in carcere nelle isole Cayman per aver infranto la quarantena dopo il suo arrivo dagli Stati Uniti.
Una 20enne, Skylar Mack, è finita in carcere nelle isole Cayman – Territorio Britannico d’oltremare situato nel mar dei Caraibi – per aver violato le norme anti-Covid. La giovane, studentessa americana originaria della Georgia, è stata infatti condannata a 4 mesi di prigione insieme al fidanzato Vanjae Ramgeet per aver violato la quarantena di 14 giorni richiesta dalle Isole Cayman. Skylar aveva raggiunto le isole britanniche il 27 novembre per seguire il fidanzato impegnato nel campionato nazionale di moto d’acqua.
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Prima di partire aveva terminato il semestre alla Mercer University. Secondo le norme contro il coronavirus in vigore alle Cayman, tuttavia, la 20enne sarebbe dovuta rimanere isolata per due settimane nella sua camera d’albergo: le era stato addirittura fornito un braccialetto elettronico per tracciare i suoi spostamenti. La ragazza, invece, dopo aver fatto un tampone che è risultato negativo, ha sfilato dal polso il braccialetto elettronico per il monitoraggio ed è scappata su una spiaggia a Grand Cayman per vedere la gara del fidanzato. La sua “fuga” è stata però scoperta, e segnalata alle autorità che l’hanno arrestata.
Entrambi i giovani si sono dichiarati colpevoli (lei di aver infranto le regole e lui di averla aiutata), ed il loro avvocato ha subito fatto ricorso per chiedere una condanna meno severa. «Sono due giovani che non hanno mai avuto problemi prima d’ora», ha spiegato il legale, Jonathon Hughes, ai media Usa.
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I giudici delle Isole Cayman hanno in parte accolto le richieste del legale, riducendo a due i mesi di condanna per la ragazza. «Piange, vuole tornare a casa», ha raccontato ai media statunitensi la nonna della ragazza: «Sa di aver commesso un errore, lo ammette».