La donna arrestata oggi a Firenze, Elona Kalesha, per l’omicidio dei coniugi Pasho, venne vista nel novembre 2015, dai condomini dell’appartamento in via Fontana, sequestrato oggi dai carabinieri, portare via una o più valigie da cui colava del materiale nauseabondo che lei giustificò come vino uscito da bottiglie rotte.
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Questo quanto riferito i testi agli investigatori in deposizioni rilasciate nel fine settimana, in cui hanno pure parlato di materiale rappreso nell’androne e di odore di carne provenire dall’appartamento. Il fermo del pm è scattato anche sulla base dei loro racconti.