L’appello di Josephine Yousseif, mamma bloccata all’aeroporto di Londra con tre figli: “Hanno bisogno dei loro farmaci, vi prego, fateci rientrare”. I videomessaggi nascono dopo che l’Italia ha disposto il blocco dei voli da e verso il Regno Unito.
Come avevamo già spiegato in un articolo precedente, da qualche ora è arrivata la nuova ordinanza del governo, che permette agli italiani bloccati in Inghilterra di poter rientrare nel nostro Paese. Dovranno essere rispettate diverse restrizioni, messe a punto dal ministro degli Esteri Di Maio e dal ministro della Salute Speranza. E saranno previsti, secondo quanto si apprende, anche rimborsi e voucher per tutti quei passeggeri bloccati nel Regno Unito a causa del nuovo Dpcm d’emergenza arrivato senza preavviso.
Ma non si placano gli appelli dei nostri connazionali rimasti bloccati per giorni in aeroporto in Gran Bretagna: alcuni sono riusciti a rimpatriare effettuando scali, ma altri invece non hanno modo e possibilità di poter tornare in Italia dopo che il governo ha imposto il blocco forzato per le compagnie aree. Tra questi, spuntano i video di Josephine Yousseif, metà italiana e metà egiziana, che insieme ai suoi figli è costretta ancora a Heathrow.
“I miei figli hanno bisogno di farmaci, devono tornare a casa”
“Da domenica sono bloccata a Heathrow. Sono scesa per fare un piccolo scalo, ma da allora sono bloccata qui. Viaggio con i miei tre figli. Sono sola, viaggio con una carrozzella. Ho bisogno di tornare a casa. Fate qualcosa per farci rientrare”. Inizia così l’appello di Josephine Yousseif, mamma italiana bloccata a Londra insieme ai suoi bambini. Era arrivata in Inghilterra partendo da Milano, per riprendere i figli che si trovavano a Londra insieme al padre e portarli a casa per Natale.
Come spiegato dalla donna, i piccoli soffrono di problemi di salute – uno è epilettico e l’altro è su una carrozzina perché autistico. Hanno bisogno di tornare a casa, di avere i loro medicinali, di tornare dalla loro famiglia per passare delle feste di pace e serenità. Ma il governo non glielo permette. “Non possiamo restare oltre, i bambini hanno bisogno dei loro farmaci e della loro casa”, spiega ancora la donna, nel suo video appello diffuso dai media e dai social.
“Tutti i cittadini spagnoli rimpatriati, noi invece no”
In un secondo videomessaggio lanciato sui social, Josephine Yousseif si appella direttamente al Presidente della Repubblica Sergio Matterella. La donna chiede dei voli di rimpatrio, gli stessi che l’esecutivo spagnolo ha organizzato per permettere ai cittadini iberici di tornare a casa tempestivamente.
“Non abbiamo ricevuto risposte, solo tanti messaggi di solidarietà. Alla solidarietà si deve però aggiungere anche qualcosa di concreto da parte dello Stato: Sergio Mattarella, la prego, ci aiuti a ritornare a casa“. Con queste parole esordisce nel video, mentre spiega come sia lei che i suoi bambini che tanti altri nostri connazionali si trovano ancora in aeroporto.
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“Mi trovo ancora nel servizio ristoro internazionale. Dovevo solo riprendere un volo dopo due ore. Atterrata a Heathrow ed è scoppiato il finimondo. La cosa che fa più rabbia è che gli arei Alitalia la stessa sera che ci hanno lasciato all’aeroporto sono rientrati a Milano vuoti”, racconta nel video la mamma, distrutta.
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E prosegue, incalzando: “Ieri tutto il giorno partivano voli con Iberia e rimpatriavano tutti i cittadini spagnoli. Noi invece no“. “Non ho mai postato nulla – conclude – e non uso molto i social, ma farei di tutto per tirare fuori i miei figli da questo inferno”.