Lo scontro tra il leader di Italia viva Renzi, e il presidente del Consiglio Conte, è sempre più accesso: ma di cosa si discute?
Discussioni sul futuro del Paese. Così Matteo Renzi, leader di Italia viva, giustifica il maremoto che ha scatenato all’interno della maggioranza nel bel mezzo di una crisi economica e sanitaria. Le parole dell’ex sindaco di Firenze sono state diffuse tramite i social media: un video di 60 secondi pubblicato sulla pagina Facebook di Renzi. Nel breve contenuto multimediale, l’ex premier spiega le – sue – motivazioni. Quelle che lo avrebbero spinto a far traballare il governo in un momento in cui l’Italia ha solo bisogno di certezze.
Il video di Renzi
“‘Ma in piena emergenza, perché state litigando? Perché discutete?’ Questa è la domanda che mi sento rivolgere, e rispondo con estrema chiarezza: stiamo discutendo esattamente di come affrontare l’emergenza coronavirus. Non si può continuare a dire ‘andrà tutto bene’, non si può continuare a colpevolizzare i cittadini”. Inizia così il video-messaggio diffuso da Renzi. L’ex premier prende come spunto l’accusa che migliaia di cittadini – ma anche politici, esperti e commentatori – gli stanno muovendo: è assurdo pensare di aprire una crisi di governo in un periodo del genere. Eppure per Renzi è legittima e, anzi, fondamentale.
Il Mes sanitario
Dopo la rapidissima introduzione, l’ex dem è passato subito alle argomentazioni principali di Italia viva contro l’esecutivo. Prima tra tutte l’utilizzo del Mes sanitario. Secondo Renzi il nostro Paese dovrebbe ricorrere al Fondo Salva Stati europeo perché “l’Italia è purtroppo il paese con il più alto numero di morti”, ha detto. E ha aggiunto: “Di fronte a questo record negativo, noi diciamo che bisogna mettere i soldi nella sanità. I soldi che ci dà l’Europa mettiamoli nella sanità. Si chiama Mes, sono 36 miliardi per i nostri ospedali, i nostri dottori, i nostri studenti, e io penso si debbano prendere subito”.
Leggi anche: Rimpasto? Conte: “Disponibilità al confronto, ma Iv non detti condizioni”
Il Recovery Fund e i fondi per la Sanità
Secondo il leader di Iv la scelta più logica per il governo sarebbe quella di mettere i 9 miliardi del Recovery Fund previsti per la Sanità, su cultura e turismo. In questo modo la Sanità pubblica non riceverebbe nulla dal Recovery, ma dovrebbe contare solo sul Mes, categoricamente rifiutato dal Movimento 5 stelle. Una proposta che, se accolta dal premier Conte, non tarderebbe ad aprire una crisi per mano dei pentastellati. Per questo non è mancata la critica di Renzi al M5s: “Lega e 5 stelle dicono di no, perché sono populisti e antieuropei come al tempo del Conte I. Quindi noi diciamo sì al Mes e prendiamo i 9 miliardi originariamente destinati dal Recovery fund alla sanità e mettiamoli su cultura e turismo, argomento di cui nessuno parla. Ecco di cosa stiamo discutendo: di come gestire il futuro. Non di piccole polemiche di parte”.
Leggi anche: Nuovo giro di confronti con la maggioranza, Salvini: “Conte è scomparso”
Le tre richieste di Italia viva e la seconda verifica di governo
L’utilizzo del Mes sanitario è un punto cruciale tra le richieste avanzate da Italia viva. Le tre proposte principali, rese note da Matteo Renzi nella lettera indirizzata a Conte, infatti, riguardano il cambio della task force per la gestione del Recovery Fund, l’adozione del Mes sanitario e la strutturazione dei servizi segreti, di cui il premier conserva ancora la delega. Finché Iv e governo non troveranno una quadra su questi punti, i renziani hanno già annunciato che non daranno la fiducia all’esecutivo. Per questo il premier ha iniziato un nuovo giro di confronti con le forze di maggioranza. Ad aprire le danze sarà il Movimento 5 stelle lunedì 21 dicembre, con un incontro fissato per le 15. Alle 19 è atteso l’incontro con la delegazione del Pd. Martedì 22 dicembre, infine, toccherà alla delegazione di Italia Viva e poi Leu. Il piano prevede un confronto immediato sul Recovery Plan e, subito dopo, la verifica vera e propria del programma di governo.
[VIDEO]