Migliorano le condizioni del campione paralimpico Alex Zanardi: “Vede, sente, fa ‘ok’ con il pollice e cerca la moglie”. Trasferito all’ospedale di Padova lo scorso 21 novembre, si respira ottimismo sulla sua ripresa.
Alex Zanardi era stato trasferito dal San Raffaele di Milano all’ospedale di Padova lo scorso 21 novembre. Per i medici milanesi il campione già mostrava una “generale stabilità del quadro neurologico”, anche se ad aspettarlo è un percorso di recupero piuttosto lungo. A distanza di un mese dal suo trasferimento, però, le sue condizioni paiono senz’altro migliorate. Come si apprende dalle fonti, infatti, il campione paralimpico vede, sente e “stringe la mano su richiesta”. “Se gli chiedono di fare ok, alza il pollice. ‘Dov’è Daniela?’, e lui gira appena il capo verso di lei“, si legge infatti nell’ultimo resoconto di Sette, il settimanale de Il Corriere della Sera.
Il duro percorso di Zanardi verso la ripresa
“Muoveva il pollice e riconosceva alcuni volti già da quando era ricoverato al San Raffaele a Milano, prima di aggravarsi. Ora a Padova sta continuando con la riabilitazione. È un miracolo che stia compiendo progressi“, raccontano le fonti vicine alla famiglia del campione. Si respira dunque un clima di relativo ottimismo, soprattutto dopo i miglioramenti che Zanardi, a un mese di distanza dal suo arrivo nel reparto di neurologia dell’ospedale di Padova, sta mostrando ai medici che lo seguono.
LEGGI ANCHE: I pescatori di Mazara accusano la Libia: “Picchiati e umiliati, come fossimo dei terroristi”
Alex Zanardi, che quest’anno ha compiuto i suoi 54 anni in ospedale, era stato ricoverato presso la struttura milanese il 24 luglio scorso, in seguito al drammatico incidente avvenuto il 19 giugno mentre era a bordo della sua handbike vicino a Siena. L‘ultimo bollettino dei medici riferito alle condizioni di salute lo vedeva affrontare “un percorso di cure sub-intensive”, e prevedeva “un ulteriore percorso chirurgico volto alla ricostruzione cranio facciale”, così come diverse “sedute di riabilitazione cognitiva e motoria”.
LEGGI ANCHE: Alberto Genovese, quarta ragazza accusa le violenze: “Mi ha detto che era cocaina, invece mi ha stordita”
La posizione del tir e le responsabilità del camionista
Nel frattempo, si ricorda che la procura di Siena ha chiesto qualche giorno fa al perito Dario Vangi di integrare la perizia sulle dinamiche dell’incidente, in merito soprattutto alla posizione del tir e alle eventuali responsabilità del camionista del mezzo. Si tratta, questa, di una scelta maturata dalle osservazioni effettuate da entrambe le parti, soprattutto dagli avvocati del campione paralimpico. Si teme, in questo senso, un aggravamento della posizione dell’autista Marco Ciacci.