Imputata per falso ideologico in merito alla nomina di Renato Marra, la sindaca di Roma è stata assolta anche in secondo grado. Sentenza accolta tra applausi, abbracci e critiche al M5S
La sindaca di Roma Virginia Raggi è stata assolta in appello nel processo sulle nomine al Campidoglio perché «il fatto non costituisce reato.» Già assolta in primo grado, Raggi era imputata per falso ideologico per la nomina (poi ritirata) nell’autunno 2016 di Renato Marra, fratello dell’ex capo del personale Raffaele, alla guida del Dipartimento Turismo del Comune di Roma.
In mattinata il sostituto pg Emma D’Ortona aveva chiesto una condanna a dieci mesi al termine della sua requisitoria. La decisione dei giudici della seconda sezione penale della Corte d’Appello è arrivata dopo oltre due ore di camera di consiglio. La lettura del dispositivo è stata accolta dagli applausi delle persone presenti in aula, mentre Raggi ha abbracciato il marito.
Secondo la Procura Generale, che in mattinata aveva invocato la condanna dell’imputata, «la sindaca conosceva la posizione di Raffaele Marra e ha omesso di garantire l’obbligo che Marra si astenesse nella nomina del fratello Renato». Per l’accusa Raffaele Marra, all’epoca capo del personale del Campidoglio, avrebbe partecipato al processo decisionale per la nomina del fratello.
Stando a una dichiarazione fatta dalla sindaca alla responsabile dell’Anticorruzione dell’Amministrazione capitolina, invece, Raffaele Marra avrebbe avuto «un ruolo meramente compilativo». Del collegio difensivo della prima cittadina fanno parte gli avvocati Pierfrancesco Bruno, Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo.
Intera mattinata col fiato sospeso per il Movimento Cinque Stelle, che deve ancora sciogliere il rebus delle prossime elezioni amministrative. Secondo alcuni retroscena, un’eventuale condanna di Raggi avrebbe infatti potuto riaprire i giochi sul fronte della trattativa con il Partito democratico per la ricerca di un candidato comune in vista del voto del 2021.
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In realtà i dem hanno già annunciato che a febbraio si svolgeranno le primarie del centrosinistra chiudendo le porte a un’alleanza con i grillini, la cui candidata resta Raggi, intenzionata a presentarsi per un secondo mandato. Anche se la sua ricandidatura non convince tutti all’interno del M5S.
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Dure le dichiarazioni rilasciate dalla sindaca dopo l’udienza: «Credo che quella di oggi sia una vittoria mia, del mio staff e di tutte le persone che mi sono state accanto in questi quattro lunghi anni. Anni, permettetemi di dirlo, di solitudine politica, ma non umana. Ora molte persone dovranno riflettere, anche dentro il Movimento Cinque Stelle. Adesso è troppo facile salire adesso sul carro dei vincitori».
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