Perseguitata da recupero crediti per bolletta sbagliata Eni, vuole sporgere querela per stalking

Perseguitata da recupero crediti per bolletta sbagliata Eni, vuole sporgere querela per stalking. Ecco che cosa è successo

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Una donna di 67 anni di Dolo (Venezia), è stata protagonista di una storia di mala burocrazia. Circa 10 anni fa, (la donna in seguito avrebbe cambiato gestore) aveva stipulato un contratto per fornitura gas con Eni per la sua casa. Ma a partire dal 2013, la donna, forse per un errore di trascrizione del numero di contatore, ha cominciato a ricevere dal fornitore bollette appartenenti a un’altra utenza, in via Caboto a Mestre. Chiaramente, non appartenendo a lei, la donna non paga le bollette e anzi, fa presente più volte l’errore. Per una bolletta in particolare, di 241 euro, Eni le ha mandato molti solleciti, tramite avvocati, tant’è che la donna si è poi rivolta a Studio3A-Valore S.p.A., che ha contestato  la richiesta di pagamento, con tanto di diffida e relativi documenti. A quel punto il fornitore ha ammesso l’errore e ha detto di aver stornato la fattura.

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Le cose sembravano finite fino a quando la donna, dopo anni, ha ricevuto lo scorso agosto dalla Gestione Rischi srl di Milano, società di recupero crediti, una cessione dei crediti vantati da Eni, e ha ricominciato a intimarle di pagare la fattura. Fattura il cui costo intanto era arrivato a 285 euro con le spese. Alla donna si davano 15 giorni di tempo per pagare, tramite bollettino altrimenti si sarebbe arrivati alle “azioni ritenute più idonee al fine di tutelare il proprio credito”.

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La donna si è quindi rivolta di nuovo a Studio3A che  ha contestato la fattura, ricordando tutto ciò che era accaduto in precedenza. Lo studio ha anche ricordato che quella fattura era stata addebitata alla propria assistita per errore da Eni e che comunque si trattava di un credito che sarebbe ampiamente prescritto, poiché trascorsi oltre cinque anni dall’ultima istanza di pagamento.

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Nonostante la contestazione, la società continua a pretendere quel pagamento e così adesso la donna, stanca delle continue richieste, tramite Studio3A ha richiesto alla Gestione Rischi srl un risarcimento danni di 1000 euro per tutte le ansie, la ricerca di vecchi documenti e le noie che le stanno provocando, e ha minacciato la querela per stalking.

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