Milano, comincia l’esodo: 200mila in partenza, code in aeroporto. Si “fugge” prima che scattino i vari divieti
Il weekend che va dal 18 al 20 dicembre è l’ultimo in cui si ha la possibilità di viaggiare prima delle feste natalizie. Già da venerdì mattina l’aeroporto di Malpensa pullulava di passeggeri in partenza. Per lo più voli nazionali, con gente che torna a nei luoghi d’origine, o qualche partenza per Paesi europei dove non vigono divieti. Si stima che 200mila persone lasceranno Milano e di queste 80mila tramite volo, 50mila il treno e i restanti in auto private.
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La Sea ha comunicato i dati delle partenze in aereo stimate nel fine settimana, ossia 56 mila da Malpensa, 24 mila da Linate. Si tratta di un flusso molto più intenso rispetto ai giorni scorsi (ossia circa 55 mila) ma rispetto al 2019 c’è un calo del -88%, quando il Covid già circolava nel nostro Paese, ma dato che non si sapeva, tutti si muovevano in tranquillità per le vacanze.
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Si sono verificati attimi di calca alla stazione Centrale di Milano giovedì sera mentre si aspettava l’arrivo dei treni notturni, mentre venerdì mattina a parte continui arrivi e partenze di viaggiatori la situazione è tranquilla. I treni hanno una capienza del 50% e vi sono percorsi differenziati e controlli ai tornelli. Circa 50 i treni a lunga percorrenza che in giornata partiranno da Milano per il Centro-Sud. Quasi esauriti i ticket per i Frecciarossa da Milano a Napoli venerdì, e sul sito Trenitalia sono davvero pochissimi i biglietti anche per sabato e domenica.
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Il governatore Attilio Fontana già qualche settimana fa aveva parlato dell’ esodo: “Rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l’8 marzo. È legittimo che la gente si allontani e torni a casa propria, ma chiudere tutto in una giornata specifica comporta il rischio che ci possa essere un assembramento, troppa gente che si muove, e che si crei una situazione peggiore che non lasciando che la gente se ne torni a casa gradualmente. Dovremo cercare di attrezzarci”. Infatti proprio per evitare assembramenti il Viminale ha fatto partire i controlli nelle piazze e in strade, stazioni e aeroporti. Progettati “specifici servizi sulla rete viaria stradale e autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico” secondo quanto stabilito durante il Comitato nazionale per ordine e sicurezza pubblica, coordinato dal ministro Lamorgese.
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