Caso Genovese, cosa spinge una donna a partecipare allo stupro di un’altra donna

L’ex fidanzata di Alberto Genovese è indagata nell’inchiesta che vede sotto accusa l’ormai ex imprenditore per quanto accaduto a Terrazza Sentimento il 10 ottobre. Le accuse per lui sono di violenza sessuale, sequestro di persona e spaccio. 

Avrebbe partecipato agli stupri rendendosi complice. Lei, l’ex fidanzata di Alberto Genovese, risulta ora indagata e si trova a dover fare i conti con accuse terribili. Si chiama Sarah Borruso e il suo nome compare in tutti i giornali, la sua faccia è associata al volto, ormai terribile e mostruoso, proprio di Genovese. Lui, accusato di violenza, di sequestro di persona e spaccio, avrebbe trascinato nei suoi giri anche Sarah. Il suo nome compare già nell’ordinanza di convalida del fermo a firma del gip Tommaso Perna. “Si dice che lui e la sua ex fidanzata, di cui non so il nome, erano soliti drogare le ragazze alle loro feste private per poi violentarle”, è la testimonianza di una ragazza.

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Sarah Borruso, nello specifico, risulta indagata dalla procura di Milano per la presunta violenza sessuale avvenuta a Villa Lolita, a Ibiza, ai danni di una ragazza di 23 anni. Un episodio che accende una linearità nei comportamenti di Genovese, un fatto antecedente, mai venuto prima d’ora alla luce, che conferma quanto accaduto lo scorso ottobre. Proprio Sarah, secondo la testimone, sarebbe stata presente durante un abuso avvenuto mentre la 23enne era incosciente per la droga assunta.

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Proprio la ragazza ha raccontato di essere stata in una stanza insieme a Genovese e alla compagna. Li avrebbe assunto la cosiddetta “cocaina rosa”.Dopo sei ore, sono stati Alberto e Sara a braccia a portarmi fuori dalla stanza”, ha dichiarato alla squadra mobile di Milano. Il giorno successivo, Sara le avrebbe chiesto anche scusa per quanto successo. Sono al vaglio le analisi sui filmati di sorveglianza della casa di Milano, in occasione di altre feste del passato, per cercare di trovare sempre più conferme a una faccenda che, però, sembra già tragica così.  Il fil rouge sarebbe comunque la presenza di droga alle feste. Ma cosa avrebbe spinto Sarah, fidanzata e donna, a rendersi complice di stupri e violenze perpetrate dal proprio fidanzato? Divertimento? Sadomaso? Piacere? La presenza di una figura femminile mette ancora più paura e inquietudine, su una faccenda che già di per sé ha del terribile. I festini ci sono sempre stati, in Italia, da anni. La droga, pure. Ma il caso Genovese nasconde di più, bisogna scavare nei meccanismi della mente, andare a fondo. Capire cosa spinge l’uomo a diventare bestiale. E una donna, pure.

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