Il Senato ha approvato la mozione unitaria della maggioranza sulle misure da adottare nei piccoli Comuni durante le festività natalizie.
Sono due gli impegni del Governo per le feste di Natale. Il primo è di rivalutare la possibilità che gli affetti più stretti possano ricongiungersi nelle date del 25 e 26 dicembre 2020 e del primo gennaio 2021. Nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno, infatti, l’esecutivo aveva imposto lo stop agli spostamenti tra Comuni, ma ora dovrà riformulare il provvedimento per garantire equità fra tutti i territori italiani. Sempre che l’evoluzione del quadro epidemiologico non cambi in maniera preoccupante e venga seguito il principio di massima precauzione e tutela della salute. Il secondo impegno invece prevede che nell’eventualità di nuove restrizioni da parte del Governo – e quindi ulteriori chiusure delle attività commerciali in uno dei periodo più redditizi dell’anno – vengano considerati nuovi ristori a livello economico per i lavoratori.
Questo il contenuto della mozione unitaria della maggioranza approvata in Senato nel pomeriggio di mercoledì 16 dicembre. I voti favorevoli sono stati 140, 118 i contrari, 5 gli astenuti. Al contrario è stata respinta con 114 sì, 142 no e 7 astenuti la mozione presentata dal centrodestra. Così come è stata rifiutata la richiesta dell’onorevole Lucio Malan, in quota Forza Italia, di votare per parti separate le mozioni: prima la parte sugli spostamenti concessi ai piccoli Comuni, poi quella relativa agli indennizzi per la attività penalizzate in questo periodo. La mozione è invece rimasta unica ed è stata approvata, con grande soddisfazione dei governatori regionali che avevano protestato contro il provvedimento del Governo.
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La soddisfazione ha coinvolto anche il capogruppo Pd del Senato, Andrea Marcucci. “Sui piccoli Comuni, la mia è stata una battaglia di principio e di fatti. Sono soddisfatto della mozione approvata in Senato, in cui si impegna il Governo ad avere equità di trattamento tra città di varie dimensioni nelle giornate natalizie. Chi vive in realtà più piccole non deve mai essere penalizzato“.
Il senatore ha poi mostrato il suo entusiasmo anche sui social. Ha scritto in un post sulla sua pagina Facebook: “Il Senato ha appena approvato una mozione in cui impegna il Governo ad avere equità di trattamento tra chi vive in grandi città e chi in piccole soprattutto nelle giornate del 25, 26 dicembre e 1 gennaio, e nel caso di nuove restrizioni, di prevedere ristori adeguati e proporzionati a tutte le attività economiche che verranno nuovamente interessate ai provvedimenti”.
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La mozione presentata da Italia viva, al contrario, non è stata votata in quanto ritirata prima di entrare in Aula. Il provvedimento dei renziani, infatti, aveva un carattere più generale: impegnava il Governo a valutare il ridimensionamento o l’ampliamento delle misure di restringimento, come in materia di spostamenti tra comuni della stessa provincia o il ricongiungimento con parenti e congiunti stretti. Queste proposte sono dunque confluite nella mozione unitaria della maggioranza.
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