Record di morti Covid in Veneto: «Ecco perché la strategia non sta funzionando»

L’immunologa dell’università di Padova, Antonella Viola: «Da noi le restrizioni non ci sono state e siamo partiti da un livello di contagi abbastanza alto»

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L’immunologa Antonella Viola

«Il Veneto è l’unica regione in cui» la strategia dei 21 parametri «non sta funzionando, perché da noi le restrizioni non ci sono state e siamo partiti da un livello di contagi abbastanza alto». Lo afferma Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova, intervenuta ad Agorà su Rai 3. «Ha senso intervenire localmente, dove l’indice sta salendo», evidenzia l’esperta. Secondo Viola occorre «mantenere una linea, ci siamo dotati di 21 parametri e dobbiamo mantenerli per un tempo abbastanza lungo per capire se la strategia funziona o non funziona».

165 morti nelle ultime 24 ore

In Veneto ieri, martedì 15 dicembre, sono stati registrati 165 nuovi decessi, record assoluto dall’inizio della pandemia. La Regione, da sola, ha avuto un quinto degli 846 morti registrati ieri in tutta Italia. I ricoveri sono più alti che a marzo e gli ospedali sono al collasso. Il presidente Luca Zaia in conferenza stampa ha ammesso che in Veneto «la situazione è pesante», lanciando anche un grido d’aiuto: «Siamo qui che preghiamo perché arrivino i vaccini, perché sarebbe un raggio di sole in questa tragedia».

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Il presidente del Veneto, Luca Zaia

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Il bollettino di oggi

Secondo i dati forniti dal bollettino regionale, sono 3.817 i nuovi contagi e 77 i morti nelle ultime 24 ore in Veneto a causa del Coronavirus. Il totale dei positivi dall’inizio dell’epidemia sale così a quota 200.607, il numero dei decessi a 5.069.

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Cala leggermente la pressione sugli ospedali: in area medica sono ricoverati 2.945 malati di Covid-19 (sei in meno), in terapia intensiva 372 (meno uno). Gli attuali positivi sono infine 94.225, contro i 92.690 di ieri (+1.535). Le persone guarite dal virus sono 101.313.

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