Paolo Rossi, le ultime parole alla moglie prima di morire: la confessione

Le ultime parole di Paolo Rossi, sul letto d’ospedale, sono una dedica e un ringraziamento commovente per la moglie e la sua famiglia.

Le parole di Paolo Rossi

Un ultimo, doloroso e commovente messaggio, mandato dal grande campione Paolo Rossi, stroncato qualche settimana fa da un male incurabile all’età di 64 anni. Lo ha rivelato sua moglie, Federica Cappelletti, 48enne, giornalista e scrittrice, che sta ricevendo messaggi di cordoglio e vicinanza da tutta Italia. In una recente intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Cappelletti ha raccontato: “Era la prima volta che non parlava anche di sé. C’era Dio ma Paolo non c’era più, anche se coscientemente lui era certo di potercela fare. L’altro giorno aveva visto il derby Juve-Torino alla tv come un tifoso”.

L’ultimo messaggio del campione inviato a sua moglie: “Purtroppo non riesco a dormire e sono agitato, guardo le foto che mi invii e penso al nostro grande amore. Vorrei solo dirti grazie per quello che stai facendo, per me e per le nostre meravigliose bambine. Sei davvero unica per le energie che profondi e per l’amore che riesci a dare in ogni cosa. Spero che il Signore ti possa riconoscere tutto questo. Darti tutto quello che meriti”.

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La rapina in casa Rossi proprio durante il funerale

Un evento choc ha colpito, proprio durante i funerali del campione a Vicenza, la famiglia di Paolo Rossi.

Una banda di ignoti ha infatti svaligiato la tenuta di Poggio Cennina, a Bucine, Arezzo. I malviventi hanno colpito sapendo che tutta la famiglia era Vicenza per i funerali. Un atto che ha sdegnato tutto il Paese.

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Cappelletti: “Paolo aveva un sorriso per tutti”

Continua Cappelletti: “La mia scelta di raccontare Paolo è la voglia di regalare un po’ di Paolo a tutti, perché lui amava parlare con tutti, regalava un sorriso a tutti. Per questo ho preferito non chiudermi nel mio dolore straziante, ma parlarne, parlare del valore della condivisione. Parlare del donarsi agli altri”.

E ancora: “Non lo faccio per sfruttare la scia di questo sentimento: sento fortissimo un sentimento dall’Italia. L’ho conosciuto quando già aveva smesso di giocare: ed ho recuperato rivivendo con lui quei momenti. In questo percorso di malattia difficile: questo sarà il nostro Mondiale gli dicevo, ma non ce l’abbiamo fatta”.

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