Grazie al Bonus Tv 2020 sono stati acquistati 300 mila apparecchi tra tv e decoder e erogati 15 milioni di euro.
L’agevolazione è partita il 18 dicembre 2019 e terminerà alla fine del 2022. Il Bonus Tv, ha permesso l’incremento degli acquisti sui televisori con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2/HEVC), operativi da metà del 2022. In un anno sono stati acquistati più di 300 mila (301.644) apparecchi con un totale di contributi erogati di circa 15 milioni ( per l’esattezza 15.079.734 euro). Il trend degli ultimi 12 mesi risulta sempre in crescita. Unica eccezione per i mesi di marzo e aprile, ovvero del primo lockdown dovuto all’emergenza Covid19.
Nel 2022 in Italia sarà necessario adeguare gli apparecchi o sostituirli per i cambiamenti imposti. Si tratta di 30 milioni di televisioni che si andranno ad aggiungere a quelli già rottamati. Si tratta dell’altra faccia della medaglia della questione nel nostro paese, ovvero quello degli elettrodomestici obsoleti. Solo nel 2019 sono state rottamate 1 milione di vecchie televisioni a tubo catodico, come risulta all’associazione Hd Forum Italia (Hdfi), l’organismo di filiera che riunisce venticinque aziende leader nel settore dell’audiovisivo e delle telecomunicazioni.
Non sarà facile smaltirli o rottamare tutte le vecchie tv entro il 2022. Prima di tutto, bisogna sapere se il nostro televisore è predisposto per il nuovo “switch” tecnologico che porterà la visione ad una modalità più innovativa nella ricezione del segnale. Per esserne certi, vi proponiamo delle schede informative di seguito dove potrete togliervi ogni dubbio su cosa sia il DVB T2 e potrete trovare risposte anche alle vostre domande sul Bonus Tv.
Risposte a domande e dubbi relative ai nuovi standard di trasmissione
Cos’è il DVB T2?
Prima di ogni cosa, cos’è il DVB T2? Letteralmente sta per “digital video broadcasting T2”, è la sigla che indica la nuova tecnologia ricettiva. Nel 2020 è già cominciato il passaggio a questa nuova realtà tecnologica di trasmissione televisiva, e terminerà nel giugno 2022, termine entro cui dovremmo sostituire i nostri, ormai vecchi, televisori e lasceremo lo standard DVB T1 per il DVB T2 (1 luglio 202022). Lo stesso passaggio che abbiamo fatto dall’analogico al digitale, oggi andiamo verso una realtà ancora più innovativa.
Perché è necessario fare l’aggiornamento?
Alla base del nuovo standard di trasmissione del segnale tv c’è la liberazione delle frequenze mobili della banda 700 (compresa tra i 694 e i 790 MHz), indispensabili per la rete mobile 5G, quella che consentirà connessioni molto veloci con un notevole miglioramento della qualità visiva e dell’alta definizione. Con questo nuovo standard e il seguente cambio di frequenza, i televisori che abbiamo o che non sono aggiornati, non saranno capaci di trasmettere segnali. Per continuare a guardare la televisione è necessario quindi cambiare la tv.
Aggiornamento e sostituzione della Tv: perchè farlo e come capire se la mia tv è idonea
Ma come fare a capire se si deve cambiare tv?
Per sapere se il proprio televisore è adeguato alla nuova tecnologia basta controllare sul retro della tv, deve esserci la dicitura DVB T2 o H265/HEVC. Oppure, si deve fare una sorta di test di compatibilità con i nuovi standard sincronizzandosi sul canale 100 ( canale di test Rai) o 200 (canale di test Mediaset), se è adeguato comparirà sullo schermo la scritta Test HEVC Main10, altrimenti significa che il televisore va cambiato perchè non abilitato. Prima di gettare la spugna, però, è necessario risintonizzare tutti i canali e dopo rifare il test di cui sopra.
Quali sono i modelli di TV compatibili col nuovo standard DVBT2?
I modelli di tv già compatibili con il nuovo standard sono quelli acquistati dopo il 1° gennaio 2017 (qualcuno anche tra quelli venduti dal 2013). Vi è però un rischio di incompatibilità per apparecchi comprati dopo il 2017 se sono marchi di minore importazione, di fascia bassa o di piccolo formato.
Ho un’antenna centralizzata di condominio, cosa devo fare?
Nei condomini e, più in generale, in tutti gli impianti canalizzati potrebbe essere necessario riconfigurare la centrale di antenna per filtrare correttamente i nuovi canali che si attiveranno. La procedura, infatti, prevede la revisione del sistema di assegnazione automatica dei canali (LCN).
Cos’è il Bonus Tv e come ottenerlo e chi può richiederlo
Cos’è il Bonus TV?
Il Bonus TV è un’agevolazione economica con valore fino a 50 euro, finalizzata all’acquisto di un tv e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi (DVB T2/HEVC) operativi da luglio 2022. L’agevolazione è disponibile fino al 31 dicembre 2022, a meno che si esauriscano prima le risorse stanziate. Al momento non si corre questo pericolo perchè sono stati erogati solo 15 milioni di euro su 150 milioni stanziati per il bonus.
Chi ha diritto al Bonus TV?
Il Bonus TV è uno sconto sul prezzo di una tv o un decoder compatibile con le nuove tecnologie rivolto a chi l’acquisterà entro la fine del 2022 purchè sia residente in Italia e abbia un’ISEE inferiore ai 20 mila euro. I bonus consistono in uno sconto di massimo 50 euro applicato direttamente dal venditore sul prezzo del televisore o del decoder. Per verificare che un TV o un decoder rientrino tra i prodotti per i quali è possibile usufruire del bonus, il Mise ha predisposto una lista di prodotti “idonei”.
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Come si richiede il Bonus TV
Il bonus viene erogato direttamente sotto forma di sconto praticato dal venditore sul prezzo del prodotto acquistato. Per ottenere lo sconto, si deve presentare in negozio la richiesta dichiarando di essere residenti in Italia e di appartenere a un nucleo familiare di fascia ISEE che non superi i 20.000 euro. Importante è che altri componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del bonus. I dati raccolti saranno trattati in conformità alla normativa sulla privacy.
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Quando si avrà il passaggio da DVB T1 a DVB T2?
Il Ministero dello Sviluppo economico prevede una prima fase con l’attivazione della codifica MPEG-4 (disponibile anche sui TV di prima generazione) a partire dalla fine del 2021. Questo passaggio troverà la maggioranza dei TV in circolazione già compatibili con la modifica. L’attuazione però varierà da regione a regione:
– dall’1 settembre 2021 al 31 dicembre 2021 nell’Area 2 (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia tranne provincia di Mantova, provincia di Piacenza, provincia di Trento, provincia di Bolzano). E nell’Area 3 (Veneto, provincia di Mantova, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna tranne la provincia di Piacenza);
– dall’1 gennaio 2022 al 31 marzo 2022 nell’Area 1 (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna);
– dall’1 aprile 2022 al 20 giugno 2022 nell’Area 4 (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche).
La seconda fase prevede invece il passaggio completo allo standard DVB T2 (con codifica H. 265 o HEVC) su tutto il territorio italiano tra il 21 e il 30 giugno 2022. Entro questa data, tutte le emittenti televisive lasceranno le vecchie frequenze per passare alle nuove. A differenza di ciò che accadde con il passaggio dall’analogico al digitale, questa volta non ci sarà un periodo di trasmissione parallela delle due tecnologie.
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