Nel pieno della crisi interna alla maggioranza che lascia trasparire nuove strategie e nuovi equilibri, il sondaggio Tecnè chiede agli italiani: “All’Italia serve un nuovo governo?”. A colpire è la risposta: il 56,7% degli italiani crede di sì, il 25,1% crede di no. Infine, il 18,2% dichiara di non sapere. Numeri altissimi, che sorprendono soprattutto per il momento storico nel quale si presentano: nel pieno di una pandemia la maggioranza degli italiani chiede un nuovo governo.
Nella giornata di ieri hanno preso il via gli incontri tra il premier Conte e le forze di maggioranza. Come prevedibile, il presidente del Consiglio ha dovuto prender atto dei crescenti malumori all’interno della maggioranza, indicendo un giro di consultazioni e di incontri per tastare lo stato di salute del governo e – eventualmente – sanare le fratture emerse. Ieri l’incontro con M5s e Pd. Dopo quasi cinque ore di colloquio (tre solo per il Movimento), al termine del vertice traspaiono solo commenti di incoraggiamento: “Crediamo che l’azione di governo debba andare avanti”, dice Zingaretti. D’accordo anche Di Maio, che ribadisce i temi trattati: “Abbiamo chiesto rispetto su misure molto importanti come il rinnovo dell’ecobonus, il conflitto di interessi, lo stop alle trivelle e l’abbassamento delle tasse”. Per oggi è invece previsto, alle 13, un incontro con il vero fronte di battaglia interno alla maggioranza: Matteo Renzi e la sua delegazione di Italia viva. Un fronte che non sembra voler fare un passo indietro. Maria Elena Boschi, intervenendo alTg4, avrebbe di recente sottolineato, ancora una volta: “Crediamo che ci siano degli errori nel piano sul Recovery. È giusto scegliere insieme come spendere e non può essere un uomo solo, il premier, a deciderlo”.
Cambio governo?
All’interno di questo quadro – in cui si spendono molte parole su possibili rimpasti, cambi di governo, elezioni anticipate, e chi più ne ha più ne metta – colpisce il sondaggio effettuato da Tecnè e proposto ieri sera a Quarta Repubblica. Nel pieno di una pandemia, con 491 morti nella giornata di ieri, numeri che scendono a fatica, e davanti a provvedimenti importanti da gestire (come la legge di bilancio e il Recovery Plan), la maggioranza degli italiani preferirebbe cambiare governo. O forse proprio per questo. Alla domanda: “All’Italia serve un nuovo governo?”, il 56,7% degli intervistati avrebbe risposto di sì, il 25,1% avrebbe risposto di no. Il 18,2% dice di non sapere.
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La stranezza: il gradimento su Conte e governo continua a salire
Intanto, le analisi riguardanti la fiducia nel premier Conte sembrano fornire risultati sorprendenti, visto il sondaggio precedente, che rivela una maggioranza degli italiani pronta a cambiare governo. Secondo i sondaggi politici di Nando Pagnoncelli, presidente dell’istituto Ipsos, invece, il gradimento per l’operato del premier Conte continua a crescere. Questo nonostante la presunta crisi di governo e nonostante i dati dei sondaggi precedenti. A questo punto bisognerà scegliere a quale dei due credere, o comprendere che la realtà è molto complessa. Il gradimento sull’operato del governo passa dal 53% al 55%. Intanto, nella classifica sul gradimento nei confronti dell’operato dei leader politici e del governo, Conte mantiene il primo posto, con il 59% (+3 punti). Segue Roberto Speranza, con il 37%, e Giorgia Meloni, al 34%. Poi Matteo Salvini, che registra un 31%. Particolari anche i giudizi sulle misure contenute nell’ultimo Dpcm, che mostrano un 36% degli intervistati che le ritiene insufficienti, un 34% che le ritiene adeguate, un 21% che le ritiene eccessive e un 9% che non risponde. A completare il quadro, le intenzioni di voto per i singoli partiti. Da questi dati – forniti da Swg per La7 – le forze che appoggiano il governo Conte si attesterebbero al 41,3%, mentre l’opposizione al 46,6%, con uno scarto di poco meno del 5%.
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Un umore indecifrabile
Facendo attenzione anche all’ultimo dato, si potrebbe pensare che – se il sondaggio Tecnè rispecchiasse la realtà – la maggioranza degli italiani preferirebbe un cambio governo perché l’opposizione, attualmente, registra i numeri più alti (46,6% contro il 41,3%). Contestualmente, nonostante legittimi dubbi e critiche che questo governo lascia sorgere, il gradimento di Conte continua a salire. Il tutto si potrebbe leggere in questo modo: gli italiani preferirebbero un governo orientato a destra, ma Conte appare ancora una figura affidabile.
Eppure, a complicare ancora di più le cose, un altro sondaggio Tecnè per l’agenzia Dire, che rivela un’ulteriore peculiarità dell’umore degli italiani. Nonostante gli alti indici di gradimento di Conte rilevati da Ipsos, secondo i risultati del sondaggio Tecnè, la maggioranza degli italiani preferirebbe che fosse Mario Draghi a gestire i soldi del Recovery Fund in arrivo. Gli intervistati hanno risposto alla domanda: “Secondo lei, chi deve guidare la cabina di regia che gestirà i 209 miliardi di euro che arriveranno dall’Europa: il capo del Governo Conte o una figura terza come Draghi?”. Ebbene, il 55,6% ha risposto che preferirebbe Mario Draghi, ex presidente della Bce. Il 28,9% preferirebbe il presidente del Consiglio, mentre il 15,5% dichiara di non sapere cosa rispondere.
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E’ importante notare, però, come sia netto lo scarto tra gli elettori dei partiti di maggioranza e quelli di opposizione. Tra gli elettori dei partiti di maggioranza solo il 29,8% preferirebbe Draghi, mentre il 68,4% preferirebbe Conte. Insomma, il quadro è molto complesso. Incrociando i dati, ci sarebbe un 56,7% che vorrebbe un nuovo governo, un 55% che apprezza l’operato dell’attuale governo e un 55,6% che preferirebbe Mario Draghi nella gestione del Recovery Fund. E’ vero che i dati provengono da indagini differenti, gestite da istituti differenti, ma qui qualcosa non torna.