Linea intransigente di San Marino: chi non segue la profilassi – che è gratuita e facoltativa – avrà una restrizione alle cure in caso di contagio.
Non ti vaccini contro il Covid? Allora niente cure gratis. La Repubblica di San Marino ha deciso di seguire una linea decisamente intransigente nei confronti di chi si rifiuterà di proteggersi contro il coronavirus. La proposta- destinata a creare polemiche – è stata lanciatadal segretario di Stato alla sanità Roberto Ciavatta: dovrà ora essere sottoposta al vaglio del Congresso di Stato, l’assemblea legislativa di San Marino. Le vaccinazioni per la popolazione partiranno nei prossimi mesi, quando il farmaco sarà disponibile anche in Italia e sarà gratuito. E sopratutto facoltativo, come prevede l’attuale legge della Repubblica del Titano. Ma il timore di un eccesso di “no” c’è: e così è stata avanzata la proposta-shock.
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Chi rifiuterà la profilassi ma si ammalerà di Covid dovrà pagare di tasca propria le prestazioni sanitarie legate alla cura del virus: «Gli esperti della commissione vaccini dell’Istituto di sicurezza sociale, si sono detti d’accordo – ha spiegato il ministro Ciavatta – Il vaccino a San Marino sarà gratuito e disponibile per la popolazione e qualora si decida di non sottoporsi per scelta e non perché si fa parte di categorie escluse, come ad esempio gli allergici o per altri motivi sanitari, allora si dovranno pagare le cure per un eventuale contagio».
La decisione, così forte, è d’altronde in linea con altre determinazioni adottate dalle istituzioni di San Marino in materia di vaccini. A prescindere dal coronavirus, infatti, i residenti nella piccola Repubblica situata tra Emilia Romagna e Marche, in caso di rifiuto dei vaccini, vengono obbligati a sottoscrivere un’assicurazione per danni contro terzi. Questo prevede una legge che risale al 1995. Ma alla forte severità in ambito sanitario non si accompagna una simile determinazione in altri ambiti: ad esempio in quello della circolazione delle persone.
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San Marino – a differenza dell’Italia – ha infatti deciso di non adottare nessuna restrizione durante il periodo delle feste natalizie: si potrà quindi spostarsi e raggiungere senza problemi le regioni italiane confinanti, e viceversa. Come d’altronde è avvenuto anche in questi ultimi mesi. Gli alberghi ed i ristoranti sanmarinesi inoltre, anche se vincolati da ferree regole di distanziamento, proporranno cenoni di Capodanno e brindisi a mezzanotte. A differenza di quanto avviene in Italia, dove dal 21 dicembre al 6 saranno applicate molte limitazioni.